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lunedì 27 novembre 2017

Libri
di Chiara Pasetti
In ricordo di Daniele Scaramelli e della sua
«famiglia eterna nell’umanità»

La copertina de Il re dei grilli
Ieri pomeriggio, 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come annunciato su queste pagine qualche giorno fa ho avuto l’onore e la gioia di presentare a Lecco, presso La Casa sul Pozzo, il secondo libro dell’autore Daniele Scaramelli (1952-2015), Il bambino leopardo, pubblicato postumo grazie alla moglie e alla figlia. È stata proprio la moglie dell’autore, Maria, a invitarmi a quella che è stata non solo una presentazione ma un bellissimo pomeriggio ricco di emozioni e, anche, di commozione.
Raramente mi è capitato di partecipare a un incontro tanto sentito e intenso, che ha visto anche una grande presenza di pubblico.
Prima del mio intervento la sorella di Daniele Scaramelli ha ricordato la sua persona e la sua attività, proiettando splendide foto che ritraevano il fratello nei luoghi da lui amatissimi, l’Africa, il deserto, il Mali e il Niger, e altrettante foto scattate dall’autore stesso, che tra le sue grandi passioni aveva appunto la fotografia. La nipote di Daniele ha poi letto la lettera che la figlia Caterina, per cui Daniele ha scritto entrambi i suoi libri, Il re dei grilli e Il bambino leopardo senza pensare, all’epoca in cui li aveva composti, a una pubblicazione, ha voluto far ascoltare al pubblico, dal momento che vivendo a Boston per i suoi studi di antropologia non poteva essere ieri a Lecco. Una lettera commossa e commovente di una figlia che ha perso prematuramente il padre, il quale le ha trasmesso, tra le tante cose, l’amore per i viaggi, per la lettura, e il desiderio di conoscere e indagare l’uomo (non è un caso che Caterina sia diventata un’antropologa…).
All’incontro era presente anche l’Assessore alla cultura di Lecco, una persona giovane e sensibile, che ha ricordato il grande impegno di Daniele Scaramelli per l’Associazione “Les Cultures” (che naturalmente era presente nella persona della sua presidente, che ha illustrato quali progetti stanno seguendo in Mali e in Niger e soprattutto a Dabaga, dove è stata costruita grazie alle vendite del primo libro di Daniele Il re dei grilli un’aula per la scuola e dove ora ci sono altri progetti di solidarietà da portare avanti, ed è stato molto importante poter vedere nelle foto proiettate cosa è stato realizzato finora e come vivono i bambini e la popolazione di Dabaga…).
Io non ho avuto l’onore di conoscere Daniele Scaramelli, purtroppo, ma ho potuto leggere i suoi due libri, Il re dei grilli, di cui ho scritto sulle pagine della Domenica del Sole24ore diversi mesi fa, e ora questo nuovo, affascinante testo Il bambino leopardo, di cui ieri ho cercato di indagare alcuni temi. Cosa non facile perché entrambi, come ho avuto modo di dire, sono libri universali, che toccano moltissime tematiche e aprono a infinite riflessioni e suggestioni; fiabe che parlano a tutti, non solo ai bambini e ai ragazzi, e che da tutti andrebbero letti. La grandissima cultura di Daniele Scaramelli permea i suoi testi in modo delicato e raffinato, sono moltissimi i riferimenti alla mitologia, alla religione, alla letteratura e alla filosofia, che egli dissemina con naturalezza qua e là e che un adulto potrà cogliere, mentre un bambino non potrà non rimanere affascinato e stregato dalla storia del bambino leopardo.
Una storia che, oltre a tutto il resto, contiene una lezione universale di solidarietà, rispetto del “diverso” (quale diverso poi? Come scritto dalla figlia dell’autore nella sua lettera, «l’altro siamo noi»…), condivisione, impegno, amicizia, paura e crescita interiore.
Una storia che con grande ironia e con una vena umoristica rara, e una grande abilità nel ritrarre psicologicamente i personaggi, specialmente il protagonista Samuele, riesce a parlare e affascinare, nonché far riflettere, tutti noi, grandi e piccoli.
Ad accompagnare la presentazione le letture di Pietro Betelli, un giovane attore di Bergamo, che insieme a un ragazzo del Gambia che suonava un tipico strumento africano ci ha immersi nelle atmosfere del testo, rendendo il tutto estremamente suggestivo.
La moglie dell’autore ha infine ricordato che dal primo libro del marito, Il re dei grilli, sono nati molti laboratori con animazioni per le scuole primarie che lei sta conducendo e continuerà a condurre in diverse scuole di Milano e non solo, ricevendo continui commenti e riflessioni dei bambini e delle loro maestre che desiderano comunicarle il loro entusiasmo nei confronti del libro e dei laboratori stessi.

La copertina dell'ultimo libro

Siamo a un mese dalle festività natalizie. Al di là del fatto che ritengo che i soldi spesi per un libro siano quelli meglio spesi per un regalo, in questo caso ancora di più mi sento sinceramente di consigliarvi l’acquisto de Il bambino leopardo, e/o de Il re dei grilli, non solo perché sono due libri meravigliosi, ma perché comprando questi testi potrete sostenere il progetto di ampliamento della scuola di Dabaga e numerosi altri progetti de “Les Cultures”, che continuando il viaggio di Daniele hanno bisogno dell’aiuto di tutti noi.
Daniele Scaramelli non c’è più, ma ci sono le sue parole, i suoi libri, i suoi insegnamenti, le passioni che ha trasmesso a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, e il suo grande e infaticabile impegno a sostegno dei bambini e delle donne in Mali e in Niger.
Come ho già avuto modo di scrivere altre volte citando Flaubert, «un libro, è questo ciò che crea una famiglia eterna nell’umanità. Tutti coloro che vivranno del nostro pensiero sono come tanti bambini seduti alla nostra tavola. Per questo ho così tanta riconoscenza, io, nei confronti di quei poveri vecchi prodi di cui ci si rimpinza fino a scoppiarne, che sembra di aver conosciuto e ai quali si pensa come se fossero amici defunti!».
I libri di Daniele Scaramelli gli hanno permesso di creare «una famiglia eterna nell’umanità»… Contribuiamo e continuiamo a far crescere questa grande e bellissima famiglia!

[Daniele Scaramelli (1952-2015)
Il bambino leopardo
(illustrazioni di Laura Castellucci, «d’A junior», Cinquesensi editore,
Lucca, pagg. 127, euro 18).
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