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giovedì 4 luglio 2019

SPECIALE TUROLDO - 3
Il mio ricordo di Padre David Maria Turoldo
di Felice Besostri

L'inaugurazione del giardino per Turoldo

A padre Turoldo sarò sempre debitore della distinzione tra Fede e Religione. La Fede è un modo di stare nel mondo, la religione un modo di vedere il mondo, una Weltanschauung come tante altre. Questa distinzione spiega perché un ateo, come io sono, possa rispettare, collaborare e imparare dagli uomini di fede e mantenere una rispettosa distanza dalle persone religiose, anche perché credo che lo stato democratico debba essere rigorosamente laico e pertanto non privilegiare o discriminare persone, gruppi, associazioni o istituzioni per il loro carattere religioso o confessionale che sia.
Padre David è associato ad un evento, ero al Palazzetto dello Sport di Milano per la commemorazione del golpe cileno, in cui trovò la morte il Presidente Salvador Allende l'11 di settembre 1973. Partecipavano anche la vedova del compañero Presidente Hortensia e la figlia Isabel, che rivedrò soltanto diversi decenni dopo a Valparaiso, sede del Senato cileno, di cui fu la prima donna ad essere nominata Presidente. Mi rammarico di non aver coltivato la conoscenza, l’ho incontrato una sola vota dopo sempre con compagni latinoamericani. Altre cose ci avrebbero unito come l'amore per il Friuli e la sua lingua, finalmente riconosciuta come tale dalla legge n. 482 del 1999, di cui sono stato il relatore in Senato. Nel suo riconoscimento la Chiesa locale ha avuto un ruolo fondamentale pubblicando il messale in quella lingua, prima che fosse riconosciuta. In una fase particolare della mia vita avrei potuto pensare che fossi anch'io un “Fratello ateo, nobilmente pensoso, / alla ricerca di un Dio / che io non so darti, / attraversiamo insieme il deserto. / Di deserto in deserto andiamo oltre / la foresta delle fedi, / liberi e nudi verso / il Nudo Essere / e là / dove la parola muore / abbia fine il nostro cammino”. Avremmo parlato di un altro uomo di fede come il Vescovo di San Salvador, il martire Oscar Romero, e delle parole con cui l'avevo commemorato nella Chiesa dei Gesuiti in Piazza San Fedele a Milano. Un altro punto di incontro con Padre Turoldo, che aveva stigmatizzato il silenzio della Chiesa di Roma, martirizzato sotto Giovanni Paolo II fu beatificato, un atto invano atteso da Padre David, 35 anni dopo grazie a papa Francesco, gesuita come padre Rutilio Grande, amico di Romero, assassinato nel 1977 tre anni prima di lui. Questa Iniziativa del Comune di Milano e del “Comitato di Odissea per Turoldo” onora un suo cittadino d'adozione e del mondo.