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lunedì 5 agosto 2019

La Poesia
SE ANCOR IO SARÒ SU QUESTA TERRA

  Nicolino Longo
In una foto giovanile

Coi genitori entrambi sottoterra    
vivere per me sarebbe
come restare a camminar
                                 sui loro corpi

Com’esser
ramo secco e senza foglie

che s’agita su un tronco che non c’è

Il vuoto ad ogni stanza

Il buio negli occhi
nell’affacciarmi ad ogni finestra

Per cui
quando l’ultimo mio genitore sarà morto
ed ancor io sarò su questa terra

vi prego
non forzate entr’il loculo la sua cassa:

non c’entrerebbe

Allargatene piuttosto il tetro spazio
perché quel giorno 
                                        triste giorno

di fianco al genitore
disteso nella cassa

ci sarò anch’io (carne della sua carne
cadavere del suo cadavere)

E (quand’anche poi
in colloquio d’ossa
in una stessa fossa)

muti resterem per sempre
come due nemici

Come due nemici

in mezzo ad altri
brulicanti e ingordi   
che risparmieran di noi soltanto l’ossa

[Nicolino Longo]