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mercoledì 19 agosto 2020

LA MEMORIA DEL PESCE ROSSO
di Marzia Borzi



Premesso il fatto che personalmente di Conte mi frega tanto quanto della polemica sulla borsa della sua fidanzata, cioè pari a zero, questa mattina, dopo aver letto per giorni e giorni gente che dà addosso al Governo, mi preme sottolineare alcune cose che da antropologa balzano all’occhio sugli Italiani.  Gli Italiani sono un popolo di poeti, navigatori e scarica barili. L’Italiano medio ha infatti la memoria di un pesce rosso, vale a dire che ha sì una qualche coscienza di ciò che è accaduto in precedenza, ma non sa esattamente che cosa. Simile ad un pesce rosso, può essere addestrato a svolgere compiti semplici, come mangiare solo in un'area della propria boccia e capire istintivamente che in quell'area c'è qualcosa di buono, ma non ricorda esattamente cosa. Se appare un predatore, il pesce si nasconde per diverso tempo per istinto, ma senza sapere da cosa si nasconde: sa solo che è meglio nascondersi. Gli Italiani sono uguali con l’unica differenza che per natura sanno fare bene una sola cosa: scaricare il barile della propria incoscienza o del proprio menefreghismo sul Governo di turno. Ci sono Italiani pesci rossi (ma pure verdi e neri, neh) che hanno urlato dalla loro boccia virtuale: «Aprite tutto!», per poi tuonare «State in casa!» e poi nuovamente «Ripartiamo!» e ora al nuovo giro di boccia pontificano: «Deficienti che avete aperto! Cretini che ora richiudete!»; Italiani che puntano il dito contro gli assembramenti al mare rigorosamente da una spiaggia di mare che hanno contribuito ad assembrare perché, come ogni pesce rosso, di essere al mare loro pure mica se lo ricordano; Italiani  che hanno pianto miseria durante il lockdown ma ad agosto chiudono per ferie perché «Ho proprio bisogno di riposo», che pensano siano gli altri ad essere paranoici, ipocondriaci, troppo ligi alle regole, dimenticando i tanti morti che solo pochi mesi fa piangevamo; Italiani che non vogliono per nulla rinunciare alle vacanze all’estero, imponendo alla collettività i costi dei tamponi ai quali dovranno sottoporsi al ritorno, costo molto più oneroso dei 600 euro di bonus che hanno accusato i politici di essersi presi. Gli Italiani appaiono come un popolo a favore della sicurezza e dell’ordine e poi, alla prima regola imposta per una questione di interesse pubblico, si dimenticano di esserlo, se ne fregano di semplicissime misure di contenimento, sbraitano addosso a chi gliele impone, fanno ciò che gli pare, per poi di nuovo chiedere regole ferree a gran voce. Italiani che sospirano «Ah quando c’era lui…», peccato che anche lui l’abbiano poi appeso a testa in giù. Lui che ha fatto un sacco di cose sbagliate ma una cosa giusta l’ha pure detta: «Governare gli Italiani non è difficile, è inutile» ma, essendo pesci rossi, nessuno se lo ricorda più.