Mi permetto di ricordare che la Cina sta
distruggendo il pianeta con la deforestazione e la distruzione di interi siti
ambientali, in Africa per esempio, dove impianta fabbriche che
producono merci destinate all'Europa a bassissimo costo, con giornate
lavorative di 12 ore e pause di una ora, strade per trasportare merci, acquisto
delle terre stesse, e catafalchi pendenti dalle fabbriche dove si
inneggia al lavoro come fonte di benessere. Un po’ come la verdura prodotta dagli olandesi a bassissimo costo nelle
serre in Tunisia e Marocco che poi avvelenano gli europei: altri modi di
distruggere il ciclo produttivo e riproduttivo. Il mio commento è che Il disastro del clima dipende anche e oramai molto da
queste deforestazioni e sconvolgimenti di habitat; che significano anche
sfruttamento del lavoro e impossessamento delle risorse di ciascuno. I cinesi sanno come altri, essendo i novelli colonialisti, che finché c’è
un pezzetto di terra da sfruttare il capitalismo avrà strada. Cioè l’accumulo,
l’idea di piegare tutto alla produzione e la corsa al potere. Marialaura
Galante