SANITÀ: SE NON ORA QUANDO?
Raccolte mille firme in pochi giorni
per difendere la sanità pubblica
Da anni, ma soprattutto in questi mesi
abbiamo toccato con mano le carenze sempre più evidenti della sanità pubblica,
ma le arrabbiature e le lamentele non servono: come abitanti del Nord Milano
abbiamo deciso di costituire una Rete Salute per la difesa della Sanità
Pubblica e abbiamo iniziato a raccogliere le firme su dieci richieste di
intervento urgente da portare sul tavolo dei responsabili della sanità nella
nostra zona.
Noi chiediamo alle direzioni di ASST (Azienda Socio-Sanitaria Territoriale) e ATS (Agenzia di Tutela della Salute):
1. di avere la possibilità di prenotare visite specialistiche e
prestazioni da effettuare presso gli ospedali e le strutture pubbliche e non
veder cancellate visite ed esami già prenotati/programmati;
2. di avere tempi di attesa adeguati alle cure necessarie che non ci
obblighino a visite private e a pagamento;
3. di garantire gli interventi necessari alla prevenzione (diagnosi
precoce screening);
4. di non stare in coda per ore davanti agli sportelli (CUP, servizi del
distretto…) o avere servizi con solo accesso on-line, non utilizzabile per
tutti;
5. di avere dei presidi sanitari funzionanti nel territorio (tra questi
chiediamo la riapertura del Centro Prelievi di via Marx);
6. di garantire la vaccinazione antinfluenzale senza difficoltà;
7. di rendere praticabili per i cittadini gli strumenti
(tamponi-tracciamenti-esami sierologici ecc.) che permettono di affrontare la
diffusione del coronavirus;
8. di garantire un numero di medici di base adeguato;
9. di riorganizzare il servizio di medicina scolastica anche in funzione
dell’attuale situazione Covid;
10. di ricostruire il servizio di medicina del
lavoro erogato dalla Sanità Pubblica.
Durante la raccolta di adesioni tra la gente, ora sospesa in osservanza
delle nuove disposizioni, era forte la richiesta di portare fino in fondo la
nostra iniziativa facendoci portavoce del disagio e della rabbia generali. Purtroppo anche in questo momento delicato per la tenuta dei servizi
sanitari la Regione, per dolosa
impreparazione rispetto alla nuova ondata epidemica, invece di aumentare il
personale degli ospedali e della medicina territoriale, fa mancare i medici di
base e sottrae figure professionali al pronto soccorso e al reparto maternità
di Sesto creando irritazione e molto allarmismo nella popolazione già in ansia
e duramente colpita dalla pandemia.
Il sindaco, che per legge è il responsabile della salute dei cittadini, invece
di farsi carico delle esigenze della popolazione schierandosi al fianco dei
cittadini sestesi, è assente e lontano
dai problemi delle persone che ogni giorno sono costrette a fare ore di coda
per accedere ai servizi sanitari per prenotare un medico, che devono recarsi
presso strutture mediche private per fare un’analisi del sangue, che non
riescono a prenotare visite specialistiche con liste di attesa di moltissimi
mesi.
Per questi motivi abbiamo chiesto un incontro con i responsabili dell’ATS
(Azienda di tutela della salute) e dall’ASST (Azienda SocioSanitaria
Territoriale) perché vogliamo aprire una trattativa concreta sulle carenze
della sanità nella nostra zona.
La raccolta delle firme continuerà con le modalità concesse dalle nuove
prescrizioni sanitarie e tramite le piattaforme informatiche internet.
Il percorso non sarà né breve, né facile, ma il primo passo lo abbiamo
fatto, sostenuti da molti cittadini.
[Rete cittadina per la Salute e la Sanità Pubblica]
retesalutesanitàpubblica@gmail.com