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mercoledì 7 aprile 2021

A PROPOSITO DI UNA PAROLA
di Gabriella Galzio

 
Poeta, complemento predicativo del soggetto
 
Posso capire l’insofferenza di Anna Lina Molteni (vedi la sua nota sulla prima pagina di “Odissea” di ieri martedì 6 aprile), tra caduta delle ideologie e forzature ideologiche, tra coscienza binaria e messa in discussione dei generi, in una realtà sempre più incerta della sua nominazione, e tuttavia vorrei invitarla anche ad un approccio ironico-ludico, giacché la desinenza in -a farebbe della parola poet-a già una casa delle donne che scrivono poesia e semmai solleciterebbe gli uomini ispirati dalle Muse a cercarsi linguisticamente un'altra casa... ma in senso un po’ più serio e più profondo, per me poeta non è esattamente sostantivo (maschile o femminile), più verosimilmente potrebbe essere complemento predicativo del soggetto e designare una condizione di coscienza particolare, straordinaria - nella condizione di poeta - e fare contenti entrambi, uomini e donne, ospitandoli sotto lo stesso tetto linguistico per quei rari momenti in cui sono ispirati, ché per il resto quando rientrano nella coscienza ordinaria, possono tornare tranquillamente ai loro sostantivi e alle loro desinenze maschile-femminile-asterisco.