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domenica 16 maggio 2021

ERDOGAN E PALESTINESI
di Silvana Barbieri



Comprendo lo sfogo di Silvana Barbieri, ma si continua a fare sempre lo stesso errore: considerare di sinistra la paccottiglia maleodorante italiana. [A. G.]


È una vergogna mondiale lasciare che sia il dittatore Erdogan a ergersi a difensore dei diritti umani dei palestinesi.
È una vergogna mondiale per chi potrebbe davvero fare davvero qualcosa, USA e Unione Europea, a tutela dei palestinesi, e invece non hanno neanche il coraggio di una chiara condanna nei confronti del colonialismo e della rapina di terre da parte di Israele.
È una vergogna nazionale per chi si dice democratico e di sinistra e va a braccetto con i fascisti nostrani sodali con Tel Aviv.
È una vergogna nazionale per i nostri mass-media che nei titoli fanno l’elenco dei morti senza dire che sono quasi solo da una parte.
Tutti abbiamo visto i palazzi crollati sotto i bombardamenti di Netanyahu, abbiamo visto che non si limita a cacciare via i palestinesi dalle loro case, che bombarda e distrugge palazzi abitati da famiglie e bambini, che bombarda il palazzo della stampa, in modo da impedire al mondo di vedere la distruzione definitiva di una popolazione.
Questa è la democrazia che l’Occidente intende difendere? Questa è la libertà di stampa di cui l’Occidente si fa paladino?
Un tempo la sinistra era da parte degli sfruttati, degli oppressi, dei colonizzati: adesso, quasi tutta passata dall’altra parte, e considera come terroristi le organizzazioni dei popoli che cercano di difendersi, come i curdi e palestinesi che vengono privati dell’acqua, delle case, dei campi dove lavorano, della loro lingua, della loro cultura, della loro identità e di un loro stato.