Comprendo lo sfogo di Silvana Barbieri,
ma si continua a fare sempre lo stesso errore: considerare di sinistra
la paccottigliamaleodorante italiana. [A. G.]
È una vergogna mondiale lasciare che sia il dittatore
Erdogan a ergersi a difensore dei diritti umani dei palestinesi. È una vergogna mondiale per
chi potrebbe davvero fare davvero qualcosa, USA e Unione Europea, a tutela dei
palestinesi, e invece non hanno neanche il coraggio di una chiara condanna nei
confronti del colonialismo e della rapina di terre da parte di Israele. È una vergogna nazionale per
chi si dice democratico e di sinistra e va a braccetto con i fascisti nostrani
sodali con Tel Aviv. È una vergogna nazionale per
i nostri mass-media che nei titoli fanno l’elenco dei morti senza dire che sono
quasi solo da una parte. Tutti abbiamo visto i palazzi crollati sotto i
bombardamenti di Netanyahu, abbiamo visto che non si limita a cacciare via i
palestinesi dalle loro case, che bombarda e distrugge palazzi abitati da
famiglie e bambini, che bombarda il palazzo della stampa, in modo da impedire
al mondo di vedere la distruzione definitiva di una popolazione. Questa è la democrazia che l’Occidente intende
difendere? Questa è la libertà di stampa di cui l’Occidente si fa paladino? Un tempo la sinistra era da parte degli sfruttati,
degli oppressi, dei colonizzati: adesso, quasi tutta passata dall’altra parte,
e considera come terroristi le organizzazioni dei popoli che cercano di
difendersi, come i curdi e palestinesi che vengono privati dell’acqua, delle
case, dei campi dove lavorano, della loro lingua, della loro cultura, della
loro identità e di un loro stato.