L’opera
deve essere la quintessenza del suo autore. Vittorio
Alfieri Interessante
la riflessione che apre l'articolo di Marchesini, anche per me che amo il
Barocco del Bernini sarebbe impensabile distruggerne le opere d'arte, o la
cappella Sistina o le tante bellissime chiese edificate in piena controriforma;
quindi concordo che non dovrebbe essere la bellezza delle opere d'arte ad
essere bersaglio di furia iconoclasta. E tuttavia, è innegabile che in una
società di massa come la nostra, e non più elitaria come una volta, il
principio di autorità in senso assoluto è stato messo in discussione; oggi chi
detiene una qualche attribuzione di autorità è chiamato a rispondere, che sia
un artista, un politico o un cardinale, la sua non è più un'autorità
indiscussa, come non lo sono più i suoi privilegi; dalla legittimazione divina
dell'impero ai giorni nostri la democrazia nei secoli ha fatto qualche passo
avanti, e forse questo controllo sociale dal basso dovrebbe essere un
deterrente per le figure di potere a esercitarlo correttamente. Preservare sì la
bellezza del barocco, ma ricordare anche che quelle opere sono state
espressione di una controriforma; continuare sì ad ammirare le opere
rinascimentali, ma ricordare anche che il nostro Rinascimento si è nutrito
delle nuove ricchezze coloniali d'oltremare; che dietro lo sfarzo dei
vincitori, c'è spesso una storia non scritta dei vinti. E nella nuova
sensibilità contemporanea che intende il personale come politico, il bravo
regista Polanski dovrà fare i conti come uomo, se maschilista e violentatore.
L'apprezzamento della dimensione estetica dell'opera oggi richiede di
coniugarsi con una nuova distanza critica rispetto all'etica dell'autore o del
committente, per non dimenticare che "le cattedrali che non siamo/ i
monumenti che non siamo/ siano vestigia del passato siano monito/ della
grandezza di pochi a rapina dei più" (da: Un'altra storia di Gabriella
Galzio). Rispetto all'impunità del Genio, preferisco tornare al magistrale
insegnamento di Saffo che celebrava il buono e il bello.