La guerra va bene finché si scherza,
ossia finché l’altro subisce senza reagire, ma quando l’altro reagisce e
minaccia la guerra totale, allora non va più bene. Allora bisogna mediare.
Questo l’incredibile messaggio del presidente del Consiglio europeo. Comunque,
meglio tardi che mai; se aspettiamo che Draghi capisca dove siamo diretti,
saremo già nei rifugi con le pillole di iodio. È bene ripeterlo: la chiave
della crisi non è né a Mosca, né a Kiev, ma in Europa – solo una presa di
distanze dell’Europa dagli Stati Uniti può dare alla Russia le garanzie
necessarie per ristabilire l’Ucraina come paese indipendente (e
neutrale). Non è solo la prospettiva della guerra a spingere in direzione di
una svolta nella politica europea; gli interessi economici vanno nello stesso
senso. L’Europa subirà infatti le sanzioni più della Russia, la quale ha tutto
e può fregarsene del crollo della borsa: da noi avremo invece la borsa alle
stelle e la gente alla fame. Franco Continolo