Risposta
alla lettera di Romano Rinaldi e alla citazione dello scritto del suo
conoscente, Francesco D. Spiace
che persone di cultura vedano i mali del mondo solo quando, in maniera
interessata, vista una certa unicità di comportamento di giornali e
televisioni, ne viene raccontata una parte. Si invoca giustamente un giudizio
legale sul responsabile della politica russa, ma il signor Francesco, forse
ignora, che gli americani non hanno mai appoggiato tale struttura che dovrebbe
intervenire, perché loro sono first e i soldati americani delle circa
800 basi militari nel mondo, rispondono solo a giudici americani. L’invasione
dell’Iraq, ad esempio, non era da censurare insieme alle bombe al fosforo
impiegate a Falluja? E che dire del defogliante alla diossina usato nel
Vietnam, di cui si sa abbia provocato nascite di bimbi deformi in varie parti
del Paese, almeno fino a qualche anno fa, con i nostri giornali farne titoloni
di rammarico e raccapriccio? Che certe cose non dovrebbero più accadere è
sacrosanto. Starebbe anche a noi cittadini verificare il mandato che abbiamo
dato a chi decide, come viene utilizzato. Siamo in tempi nucleari e certe
scelte possono farci morire tutti, amici e nemici. Chi scrive è stato obiettore
di coscienza nel 1966 - 1968, sul tema della responsabilità personale. Giuseppe
Bruzzone(Milano)