Caro Gaccione, ho trovato molto interessante l'articolo di Giuseppe Oreste
Pozzi su “Odissea” di giovedì 21.4.2022. Un'analisi affascinante del
pacifismo "in purezza" (come si usa dire oggi dei vini), esposta in
toni pacati e professionali. I presupposti per la sua realizzazione sono
altrettanto bene esposti e fanno capo a un nuovo genere umano a cui tutti dovremmo
tendere. Un genere umano a similitudine del bambino puro e innocente ma capace
di curiosità, affetto ed empatia. Uno stadio dell'età evolutiva probabilmente
antecedente quello della "omologazione" che imprime ai bambini un
forte senso di appartenenza e il conseguente rifiuto, anche violento, del
diverso e dello sconosciuto. Poi c'è il discorso della paranoia e delle oligarchie e soprattutto quello
sulla struttura diabolica del potere segreto, argomenti quanto mai attuali a
proposito della Russia odierna e della guerra scatenata contro gli ordinamenti
democratici dal regime dispotico che attualmente comanda in quel vasto Paese. L'analisi sulle attuali gravi carenze dell'ONU meriterebbe un approfondimento
e qualche proposta di rinnovamento dalle fondamenta, come sta tentando di
fare la risoluzione presentata dal
Liechtenstein giorni fa (19-4), sostenuta dagli Stati Uniti ed altri 50 stati
(non membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, tranne gli USA), per
arginare il potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.
Tanto altro dovrebbe essere oggetto di riforma, tuttavia questo è un piccolo
primo passo. Complimenti a G. O. Pozzi, dunque, per un testo denso di pensiero e con
dovizia di riferimenti letterari, artistici, filosofici e naturalmente,
socio-psicologici. Nutro qualche perplessità sui riferimenti alla scienza, in quanto
attinenti, in particolare, alla scienza medica che, a mio avviso, è scienza
solamente negli aspetti fisico-chimici (biologici) e matematici che la
riguardano. Mentre nel complesso è una disciplina che abbraccia tanti altri
campi, meno riducibili a rigorose formule, quali ad esempio, la psichiatria, la
psicologia, e gran parte delle patologie e relative diagnosi. In estrema
sintesi, si potrebbe dire che la semeiotica medica è una disciplina forse più
vicina all'arte (medica) che alle scienze cosiddette esatte. Grazie, Romano Rinaldi