Il cocktail di irrazionalismi che segna il destino
dell’Occidente. Se la mentalità Occidentale
è costituita da un cocktail di irrazionalismi, a) da quelli religiosi
delle credenze monoteistiche mediorientali con le relative fantasie di un Dio
unico, presente nell’alto dei cieli e Creatore dell’Universo, oltre che di una
vita ultraterrena che spunta dopo la morte e la decomposizione del
corpo dei soli esseri umani viventi (gli animali e le
piante muoiono invece per sempre) e b) da quelli pseudo filosofici dei
platonismi che immaginano mondi iperuranici e anime vaganti che piombano sulla
terra non c’è speranza alcuna di evitare il tramonto di quella parte di mondo
in cui siamo nati e viviamo. Per la gloria del Dio unico in cui, senza alcuna prova
e ragionevole verosimiglianza credono, i fedeli ebrei, cristiani e islamici
sono facile preda dell’irrazionalismo bellico e sono portati a sterminarsi a
vicenda, oltre che a massacrare popoli atei, politeisti, animisti, panteisti e
chi più ne ha ne metta. Per il fanatismo politico di raggiungere, a
chiacchiere, il Bene di tutti, fascisti e comunisti, figli dell’idealismo
filosofico tedesco di Hegel e nipoti di Platone si impegnano ugualmente in
genocidi e conflitti feroci, macchiandosi di clamorosi crimini verso l’umanità
perpetrati in nome di conclamati nobili fini. Paradossalmente, tutti si dichiarano liberali, come
quelli che utilizzano tale termine, pur condividendo le premesse filosofiche
dell’illiberale idealismo post-hegeliano (vedasi, per l’Italia, Croce e
Gentile, fanatici dell’universale e non solo in poesia). Si
dichiarano amanti di una libertà che tolgono, però, con ostracismi e
dinieghi di accesso al sistema massmediatico, a chi non la pensa come loro. In un tale guazzabuglio caotico e passionale, dove non
trovano spazio la logica e la ragione, chi non avverte o non condivide la cieca
fiducia dei fideisti religiosi e dei fanatici dell’ideologia fascista o
comunista non ha altra scelta che il silenzio e la rinuncia: in termini
politici l’astensionismo o il voto nullo (quello in bianco, è utilizzato da
gente corrotta nei seggi elettorali). Anche se ciò significa porre un altro
tassello per la costruzione mostruosa dell’Irrazionale. Non vi è via di scampo. Le vecchie etichette di
Destra, Centro e Sinistra, sono soltanto espressioni di un inane nome. Negli Stati Uniti d’America, Paese padrone sostanziale
dell’intero Occidente, all’irrazionalismo guerrafondaio, voluto dalle necessità
usuraie delle banche ebraiche, del “democratico” Joe Biden fa riscontro la
becera esultanza di Donald Trump per la decisione della Corte suprema che
abolisce il diritto delle donne all’aborto in nome di principi cristiani di una
religione di Morte che finge di inneggiare alla Vita e che sostanzialmente odia
il genere femminile.
In Gran Bretagna, un “folletto” tragicomico subissa il
Pianeta di parole e iniziative stravaganti, sicuro che nel fronte opposto non
ci siano alternative. In Francia, un esangue Macron deve dimenarsi tra i
passionali Melénchon e Le Pen e ai francesi non resta che la protesta dei
giubbotti gialli, vero trionfo dell’irrazionalismo a livello popolare. In
Italia, i “democratici” di Enrico Letta e i “fascisti” di Giorgia Meloni,
riconoscendo la “paternità” hegeliana comune, sono attualmente uniti nel
trovare aggettivazioni infamanti ed epiteti da trivio contro la Russia Europea:
il tutto a maggior gloria del Nuovo Continente Nord-americano, divenuto il
sostanziale padrone dell’Unione Europea E ciò, attraverso Wall Street e i
tecnocrati bancari di Bruxelles e il meccanismo perverso della
NATO. Che fare? Albert Einstein diceva che per cambiare
le cose, occorre modificare la mentalità che le ha prodotte. Ora la mentalità
dominante in Occidente è la conseguenza del cocktail religioso e filosofico di
cui si è detto all’inizio. Cambiarla significa ristabilire il valore
dell’insegnamento filosofico dei presocratici e dei sofisti non dissimile da
quello di Confucio, Tao, Buddha e altri pensatori con i piedi per terra e senza
le fantasie sognate dai cammellieri nell’arsura del deserto mesopotamico. Dubito che le generazioni al tramonto della loro vita
possano essere capaci di un tale cambiamento; anche perché non saranno esse ad
assistere al tramonto definitivo e inevitabile dell’Occidente, pur avendo
contribuito fortemente a determinarlo, insieme alle generazioni precedenti
i cui postulati folli e irrazionali non sono state capaci di rimuovere.