Questa poesia contro la guerra è stata scelta dal filosofo Gabriele Scaramuzza Ricordati
Barbara Pioveva senza sosta quel giorno su
Brest E tu camminavi sorridente Serena rapita grondante Sotto la
pioggia Ricordati
Barbara Come pioveva su
Brest E io ti ho incontrata a rue de Siam Tu
sorridevi Ed anch’io
sorridevo Ricordati Barbara Tu che io non
conoscevo Tu che non mi
conoscevi Ricordati Ricordati quel giorno ad ogni
costo Non lo
dimenticare Un uomo s’era rifugiato sotto un
portico E ha gridato il tuo
nome Barbara E sei corsa verso di lui sotto la
pioggia Grondante rapita
rasserenata E ti sei gettata tra le sue
braccia Ricordati questo
Barbara E non mi rimproverare di darti del
tu Io dico tu a tutti quelli che
amo Anche se una sola volta li ho
veduti Io dico tu a tutti quelli che si
amano Anche se non li
conosco Ricordati
Barbara Non
dimenticare Questa pioggia buona e
felice Sul tuo volto
felice Su questa città
felice
Questa pioggia sul
mare Sull’arsenale Sul battello
d’Ouessant Oh
Barbara Che coglionata la
guerra Che ne è di te
ora Sotto questa pioggia di
ferro Di fuoco d’acciaio di
sangue E l’uomo che ti stringeva tra le
braccia Amorosamente È morto disperso o è ancora vivo
Oh
Barbara Piove senza sosta su Brest Come pioveva
allora Ma non è più la stessa cosa e tutto è
crollato È una pioggia di lutti terribili e
desolata Non c’è nemmeno più la tempesta Di ferro d’acciaio e di
sangue Soltanto di
nuvole Che crepano come
cani Come i cani che spariscono Sul filo dell’acqua a
Brest E vanno ad imputridire
lontano Lontano molto lontano da
Brest Dove non vi è più nulla.