Pagine

venerdì 17 giugno 2022

Poeti e guerra
Barbara 
Jacques Prévert
 


Questa poesia contro la guerra è stata scelta
dal filosofo Gabriele Scaramuzza
 
Ricordati Barbara                 
Pioveva senza sosta quel giorno su Brest     
E tu camminavi sorridente  
Serena rapita grondante      
Sotto la pioggia                     
Ricordati Barbara                 
Come pioveva su Brest       
E io ti ho incontrata a rue de Siam
Tu sorridevi                            
Ed anch’io sorridevo             
Ricordati Barbara                 
Tu che io non conoscevo    
Tu che non mi conoscevi    
Ricordati                                 
Ricordati quel giorno ad ogni costo               
Non lo dimenticare               
Un uomo s’era rifugiato sotto un portico      
E ha gridato il tuo nome      
Barbara                                  
E sei corsa verso di lui sotto la pioggia          
Grondante rapita rasserenata         
E ti sei gettata tra le sue braccia     
Ricordati questo Barbara    
E non mi rimproverare di darti del tu            
Io dico tu a tutti quelli che amo     
Anche se una sola volta li ho veduti             
Io dico tu a tutti quelli che si amano             
Anche se non li conosco      
Ricordati Barbara                 
Non dimenticare                   
Questa pioggia buona e felice         
Sul tuo volto felice                
Su questa città felice                        
Questa pioggia sul mare      
Sull’arsenale                           
Sul battello d’Ouessant        
Oh Barbara                            
Che coglionata la guerra     
Che ne è di te ora                  
Sotto questa pioggia di ferro           
Di fuoco d’acciaio di sangue           
E l’uomo che ti stringeva tra le braccia         
Amorosamente                     
È morto disperso o è ancora vivo                  
Oh Barbara                            
Piove senza sosta su Brest  
Come pioveva allora           
Ma non è più la stessa cosa e tutto è crollato             
È una pioggia di lutti terribili e desolata        
Non c’è nemmeno più la tempesta
Di ferro d’acciaio e di sangue          
Soltanto di nuvole                
Che crepano come cani       
Come i cani che spariscono
Sul filo dell’acqua a Brest    
E vanno ad imputridire lontano     
Lontano molto lontano da Brest   
Dove non vi è più nulla.