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lunedì 4 luglio 2022

VIAGGIATORI IN CALABRIA
di Angelo Gaccione

 
Splendido abito della tradizione
calabrese

Maurel a Cosenza e Paola
 
Mi sembra davvero poco il viaggio che André Maurel (saggista, giornalista, romanziere, commediografo e soprattutto ispettore generale dei musei di Parigi) compie ai primi del Novecento in un borgo come Paola e in una città come Cosenza, per poterlo seriamente definire quello di un viaggiatore in Calabria. Innanzi tutto c’è da chiedersi che cosa si aspettasse di così eclatante un borghese benestante come lui, e se non si fosse già fatta un’idea precisa su come la Calabria fosse stata tenuta, su come fosse stata governata ed oppressa, e quali fossero i rapporti sociali in atto. La Prima guerra mondiale aveva aggravate le cose, e il fascismo imminente avrebbe mortificato ancor più la Cosenza borghese e liberale ottocentesca. Visioni di città sporche e mal tenute ne abbiamo davanti agli occhi a bizzeffe, da Londra a New York a Parigi, e in quest’ultima gli sventramenti medievali come è poi avvenuto a Roma e non solo. E se si gira tuttora in questa capitale governativa, non si vedono che muri e portoni scorticati, sciatteria e degrado nel cuore che più cuore non si può. 


André Maurel

È singolare che di Cosenza Maurel venga sedotto solo dagli abiti variopinti, dalle sete raffinate realizzate con maestria e indossate dalle donne con area regale (in questo campo per secoli la Calabria aveva brillato e la coltura del baco da seta era diffusa in ogni dove). E se la notte passata a Paola gli offre “la pace e la letizia del monastero” fino a fargli ritrovare il “senso della comunanza”, di una “fraternità” così intensa da farla assurgere “a ricordo fra i più cari al viaggiatore”, segno è che in quella terra la miseria non aveva cancellato del tutto il senso di umanità e di ospitalità tanto necessari. E se non ne fosse stato toccato nel profondo, come avrebbe potuto scrivere parole come queste: “Sarà la Calabria a segnare, per virtù di quell’incontro, una fra le mie scorribande più care e più pure”?



Troverete i due scritti nella raffinatissima ed elegante edizione dell’editrice Lyriks, calabrese di Cittanova, diretta con competenza e passione da Nino Cannatà ed appena pubblicata in versione bilingue per la curatela di Anne-Christine Faitrop-Porta che è anche autrice della traduzione italiana e dei commenti. Il titolo del volume di Maurel è: Un viaggiatore francese in Calabria (pagg. 174, € 15,00).  


ALBUM


Cosenza. Teatro Rendano



Cosenza. La Biblioteca Civica


Una veduta di Cosenza


Cosenza e il Busento


Cosenza. La Chiesa Madre
prima di essere sfigurata


Cosenza. Il lungo Crati nel 1925


Paola. Il Santuario