Pagine

giovedì 22 settembre 2022

IL POTERE È SEMPRE ASSASSINO 
di Silvana Barbieri 

 
Mahsa Amini

Donna, vita, libertà” gridano donne e uomini sotto le sedi delle ambasciate e consolati iraniani nel mondo. Lo gridano anche a Teheran e in molte delle città del Kurdistan iraniano per Mahsa Amini la ragazza di 22 anni in visita a Teheran uccisa dalla Polizia morale (una aberrazione etica che fatichiamo a scrivere) perché il velo (l’hijab della tradizione islamica) non era indossato “in maniera appropriata”. Mahsa era stata fermata il 14 settembre mentre passeggiava in compagnia dei genitori per le strade di Teheran, malmenata, arrestata, portata alla stazione di polizia di Vozara per essere “rieducata” alle 16 del pomeriggio era in coma a forza di botte, trauma cranico dicono le Tac che qualcuno sta facendo girare. Il 17 settembre è arrivata la notizia della morte, o meglio, del suo assassinio. Un assassinio realizzato da chi pretende di essere ed esercitare “l’autorità morale” in quel Paese. 
“Jin, Jihan, Azadi” donna, vita, libertà” è il programma di rivoluzione e libertà sintetizzato così dalle militanti curde in tutti i quattro cantoni in cui è stato diviso questo popolo offeso e resistente. Un grido di libertà che le curde hanno regalato a tutte le donne del mondo come un progetto per una nuova società.
“Donna vita libertà” gridano le donne e gli uomini contro Kamenei e Raisi, contro tutti i maschi che hanno paura delle donne e della libertà dei popoli. Per le strade di Teheran bruciano l’hijab, vanno a capo scoperto, si tagliano i capelli davanti alle telecamere e chiedono l’abolizione della Polizia morale. Il potere degli ayatollah sostiene che Mahsa è morta d’infarto o per un attacco epilettico e risponde alla piazza con cannoni ad acqua, bastoni, lacrimogeni, proiettili di gomma, il blocco dei canali Internet e uccide. I morti segnalati, per ora, sono cinque, i feriti almeno un centinaio, gli arrestati molti di più. Se hanno pensato di poter abusare della pazienza delle donne per sempre si dovranno ricredere.  Il momento è arrivato, “Donna vita Libertà”.