Teatro
ADDIO ALLE ARMI
di Mario Cei
Ernest Hemingway
Al Pacta Salone di via Ulisse Dini.
Si tratta di una lettura
scenica di Addio alle armi di Hemingway, commissionata al Centro
Teatrale Bresciano dal Comune di Bergamo, in occasione delle iniziative di
“Costruiamo la pace” per la recente festa di Sant’Alessandro, promosse dal
Comune stesso. Dopo
il debutto nella cattedrale di Bergamo, il 27 agosto scorso, lo spettacolo,
nato in collaborazione di Pacta dei Teatri, approda ora a Milano.
Ernest Hemingway |
Mario Cei
in una foto di scena
Durante la Prima guerra mondiale, Hemingway combatté sul fronte italiano
arruolandosi tra i volontari della Croce Rossa americana: ferito sul Piave nel
1918, il suo eroico comportamento in quell’occasione gli valse la medaglia d’argento
al valor militare. Questa esperienza, vissuta in prima persona dall’autore, è
alla base del capolavoro “Addio alle armi”, tra i più grandi romanzi sulla
Prima guerra mondiale, che smaschera, attraverso una drammatica storia d’amore,
l’insensatezza della guerra e ne denuncia con forza straordinaria la dimensione
tragica. Il testo, in parte autobiografico, scritto tra il 1928 e il 1929,
racconta il travolgente sentimento che nasce tra Frederic Henry, soldato
americano arruolatosi volontario nell’esercito italiano durante la Guerra e l’infermiera
inglese Catherine Barkley. Dopo la disfatta di Caporetto, Frederic, disilluso
dagli orrori della guerra, diserta e scappa in Svizzera insieme a Catherine,
che aspetta un bambino da lui. Al termine della travagliata fuga, un drammatico
– celebre – epilogo attende i due amanti. “Addio alle armi” esce in Italia solo
nel 1945 (dopo una versione clandestina del 1943 tradotta da Fernanda Pivano):
durante il periodo fascista la pubblicazione del libro fu vietata perché
ritenuta lesiva dell'onore delle forze armate italiane. Nel 2012 la casa
editrice Simon & Schuster ne pubblica un’edizione critica, corredata di ben
quarantasette finali inediti, abbozzati dall'autore e abbandonati in luogo di
quello disperato, che chiude l’opera. Alcuni finali appaiono ancora più scarni
e nichilisti di quello pubblicato, altri sono lunghi e articolati, e aprono a
una fioca luce di speranza. Paolo Bignamini ha immaginato un percorso
attraverso queste “possibilità letterarie” alla ricerca di una loro ideale
ricomposizione, nel tentativo, impossibile ma umano e necessario, di trovare un
senso nella tragedia e rileggere così il romanzo alla luce del bruciante
bisogno di pace che ci interroga.
in una foto di scena
Un momento dello spettacolo
Un momento dello spettacolo |
PACTA SALONE
Via Ulisse Dini n. 7 a Milano
MM2 Linea verde, fermata Piazzale Abbiategrasso
Dal 21 al 25 settembre
Per informazioni e prenotazioni
Tel. 02 – 36593740
Cliccare sulla locandina per ingrandire |
Orari degli spettacoli:
Mercoledì, Venerdì e Sabato ore 20,45
Giovedì ore 19
Domenica ore 17,30