Scendere in piazza e usare il senno di prima. “L’ora di fare chiasso”. Così Papa
Francesco si è rivolto qualche giorno fa ai giovani riuniti ad Assisi per la
salute della Terra, per la pace con il Creato-Natura, condizione indispensabile
per la pace tra gli umani. Non si riferiva direttamente all'urgenza di scendere
in piazza contro la minaccia atomica che emerge dalla guerra in Ucraina, ma l’esortazione
si adatta perfettamente all’invito a darsi da fare adesso con una presenza
diretta, non solo virtuale. Non possiamo camminare sull'orlo dell'abisso nucleare che ci è stato
spalancato facendo finta di nulla o limitandoci a digitare sulle tastiere dei
PC! Dovremmo essere dannatamente preoccupati. I sogni di grandezza di Vladimir
Putin e il militarismo NATO stanno trascinando l’umanità verso la possibile
autodistruzione, e non ha importanza chiedersi chi porti più responsabilità
nell’escalation che sta tragicamente prendendo il via. Tra minacce sull’impiego
di ordigni tattici e sulle “risposte conseguenziali e catastrofiche” si sta
letteralmente giocando col fuoco atomico dentro una santabarbara pronta ad
esplodere. Leggiamo di un invito a manifestare “senza bandiere di partito” da
parte dell’ex premier Giuseppe Conte, a capo del M5S, che si dichiara pronto a
supportare le mobilitazioni indette dai pacifisti. Finalmente! Noi, a
denti stretti, gli abbuoniamo tutte le contraddizioni passate, lo prendiamo in
parola, e gli ricordiamo l’appello di Europe for Peace per le giornate dal 21
al 23 ottobre: mobilitiamoci per fermare la guerra esigendo che si negozi
subito. L’ONU convochi una conferenza internazionale di pace. Ci si potrebbe
concentrare a Roma, forse domenica 23 ottobre, per una grande manifestazione nazionale
unitaria. È un suggerimento che avanziamo alle grandi e piccole reti pacifiste.
Eletti e attivisti cinque stelle, come di qualsiasi formazione politica,
sarebbero benvenuti anche alle nostre iniziative decentrate, per attivare
ascolto e dialogo. A Milano, ad esempio, noi Disarmisti esigenti ci troviamo in
Piazzale Stazione di Porta Genova, sabato 22 ottobre, dalle ore 17:00 alle ore
19:00. In conclusione: svegliamoci tutti e portiamo le nostre differenze in
qualcosa di fisico e collettivo che manifesti in modo visibile ed unitario la
volontà pacifista che i sondaggi e i media attribuiscono al popolo
italiano! Diceva lo scrittore Carlo Cassola, fondatore della Lega per il
disarmo unilaterale: “Usiamo il senno del prima, perché non avremo più la
possibilità del senno del dopo”!