L'ex-
sindaco di Parma Federico Pizzarotti si è iscritto a “Più Europa” e punta alla
segreteria: Elly Schlein forse non si è nemmeno ancora iscritta e corre già per
la segreteria del PD appoggiata da diverse di quelle correnti facenti capo a
"notabili" di antico corso che si muovono per conservare il loro
potere di interdizione al centro come in periferia. Una vera e propria
disgrazia nata con l'insana idea delle primarie, nate come semplice plebiscito
per suffragare leadership nate altrove e adesso trasformate in competizione
senza programmi e senza principi. Giancarlo Pajetta diceva di Enrico Berlinguer
che "si era iscritto giovanissimo alla Direzione del Partito": era
una boutade, perché Berlinguer aveva già portato avanti le sue lotte in
Sardegna, ma con il suo sarcasmo "Nullo" rimarcava la facilità della
carriera compiuta dal futuro segretario saltando le tappe. In un partito di
massa il "cursus honorum" non era costellato soltanto da passaggi
burocratici: significava fatica di studio, di presenza politica, di lotte
sociali, sindacali affrontate, sperimentazione sul campo delle capacità di un
dirigente politico. Primarie e candidature improvvise alla direzione di
partiti intesi meramente come soggetti elettoralistici rappresentano in
evidenza plastica non solo la fine di un'era ma una vera e propria distruzione
di senso della militanza politica, del rapporto di base, della costruzione di
consenso. L'americanizzazione della politica come fondamento nella costruzione
del PDil "partito personale di
plastica" di berlusconiana memoria hanno prodotto danni enorme erodendo
alla radice il sistema politico, mettendone a nudo le fragilità che la destra
sta sfruttando ponendo a rischio le fondamenta della democrazia repubblicana.