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domenica 29 gennaio 2023

POETI E MEMORIA
Lager di Terezin



Pareva serena presso le alture di Slesia
la vita nel campo della grande fortezza
di Maria Teresa.
L’oro di Praga, le cupole fiammeggianti
i ponti sulla Moldava immersi nell’ombra
e a Terezin recluso viveva lo scheletro
dell’arte, la musica risuonava.
Ci fu chi compiacente barattò
al mondo con ariana eleganza
l’immonda menzogna dell’arte,
della bellezza piegata alla morte
mentre il vento spargeva
i campi di cenere umana a cottimo
straziata nei forni.
Ma il sonno degli azzimati assassini,
orgoglio di Odino, fu turbato
da ignari bambini
Consegnato alla memoria
in poche semplici
immagini con i pastelli
l’orrore rimase
alla Storia.


Laura Cantelmo
 



Auschwitz
 
Sul nero serpente a rotaia verso i forni
parlano le ceneri. Da anni decenni
la retorica vince nel ghiaccio della mente.
Valige, dentiere, grucce svendute
ai grulli negheranno per sempre
gli scheletri disumani, il filo spinato,
il suo veleno di serpente.
 
Di fronte e di lato i morti larici
del viale - siamo noi che non vogliamo
rivivere l’orrore pur se lo consentiamo
siamo noi che impuniti non ci perdoniamo.


Laura Cantelmo

[2018]