Siamo ad un
anno (24 febbraio) dall’invasione della Russia di Putin dell’Ucraina
determinando un massacro con morti, distruzioni e un esodo di massa. La
conseguenza di tale invasione è stata utilizzata per coalizzare i Paesi della
Nato, con in testa gli USA, alimentando una guerra tra opposti imperialismi, a
beneficio di grandi profitti per l’industria e il commercio delle armi,
qualunque delle parti in causa sostengano. La prima a subire sulla
propria pelle le dirette conseguenze della guerra è la popolazione ucraina che diventa ostaggio
e vittima sacrificale. A distanza di un anno, stando alle
dichiarazioni delle parti in conflitto, non si intravede alcuna via di uscita:
la guerra si aggrava sempre più come conseguenza dell’intensificarsi degli
sforzi belligeranti da parte dei due fronti, sostenuta anche dall’invio
di armi sempre più potenti e distruttive, che aprono lo scenario possibile ad
un conflitto nucleare dalle conseguenze catastrofiche.Se la guerra ha come vittima principale la popolazione ucraina, ne pagherà
un prezzo sempre più salato l’intera classe lavoratrice e i ceti più poveri di
Russia e d’Europa, come conseguenza dell’aumento progressivo dei prezzi, dalle
bollette ai beni di prima necessità, a fronte di salari fermi da anni. Tutto è aggravato dall’attuale governo di destra
(postfascista) che con le guerre, la propaganda nazionalista, la repressione
difende le classi privilegiate. Questa guerra va fermata! Possiamo rivendicare i nostri diritti, e
soprattutto fermare la barbarie, solo se il malcontento (il 60% non ha votato
alle regionali) diventa opposizione reale, organizzata, unitaria e attiva per: *Pretendere
la fine della guerra e un reale negoziato di pace. * Impedire l’invio di
armi che alimentano la guerra e ci coinvolgono nel conflitto. *Investire le risorse
non nelle spese militari, ma nelle urgenze sociali utili a tutti e al sostegno
di salari e pensioni. * Sostenere con campagne di solidarietà i disertori della
Russia e dell’Ucraina. Unione
Sindacale Italiana La
Segreteria e Commissione Esecutiva - USI-CIT