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domenica 19 marzo 2023

CAPELLI AL VENTO
Poeti e oppressori. / 7

Negin Fallâhi

 

“Odissea” continua l’omaggio alla poesia iraniana di opposizione pubblicando testi di autrici ed autori costretti a vivere all’estero.
 
Negin Fallâhi, nata in Iran vive in Francia a Marsiglia. Architetto, interior designer, scenografa e progetta disegni per tappeti. Scrive poesie fin dall’adolescenza e le pubblica su riviste.
 

Una 
barricata in testa
 
gli occhi del bambino, rubati dal dittatore
la madre del bambino, rubata
suo padre, rubato
la sua terra, rubata
 
il mondo sulla mia retina
vuoto
zero
assurdo,
sulla pagina: colore
nei miei occhi: bianco e nero
un inverno crolla su un bambino
 
sulla pagina: colore
nei miei occhi: bianco e nero
la mia ossessione
per un bambino senza speranza
che non conosce neanche la parola desiderio!
 
Lascio l’abisso del mio dolore per delle terre più sicure
qui nessuna barricata
Costruisco una fortezza attorno al mio corpo
 
cullato dal canto delle montagne un bambino si addormenta
Urlo – svegliati!
dammi la luce dei tuoi occhi
la terra delle tue mani
la primavera del tuo cammino
 
per cambiare il mondo.


[Traduzione Merilyne Bertoncini]