Pagine

lunedì 13 marzo 2023

INTELLIGENZE ARTIFICIALI
di Vittorio Melandri

 
Le intelligenze artificiali, si avvalgono di motori sempre più potenti. Alla base ci sta il transistor, che detto con sommaria definizione è un interruttore, aperto chiuso, spento acceso. In immagine ne propongo, di dimensioni reali, uno come era all'inizio. Accanto, propongo l’immagine di un chip di ultima generazione, si chiama CHIP H 100, prodotto dalla società USA, Nvidia. In pochi cm, per tre etti di peso, H100, di transistor ne contiene 82 miliardi, che interconnessi consentono di realizzare 4 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Orbene, ciò premesso, solo apparentemente saltando di palo in frasca, mi è tornato alla mente che anni fa Vittorio Sermonti, anche magnifico divulgatore della bellezza della Divina Commedia, fra le altre cose scriveva di sé di non essere un dantista “un dantista è per definizione uno studioso, e io sono tuttalpiù (o tutt’al più) uno studente: un molto attempato studente (...) È onesto io confessi che della Divina Commedia in generale io non ho mai “capito” troppo. (…) Non ho capienza mentale sufficiente”. Abbiamo presente con quali capienze mentali il cittadino italiano (e del mondo) ha a che fare, e peggio ancora, di quanti potenti abbiano la capacità di dire, almeno a sé stessi “Non ho capienza mentale sufficiente”. Quando ancora i personal computer si dicevano IBM compatibili, Internet era per pochissimi ed i “social” erano scambi fra scienziati, Robert Jastrow scienziato e scrittore nato New York City e scomparso all’inizio del 2008, diede alle stampe un libro divulgativo dal titolo accattivante, Il Telaio incantato… e l’Evoluzione creò l’intelligenza. La copia in mio possesso, è una prima edizione giugno 1982, Mondadori Editore, quando ancora era Arnoldo e non Silvio. Vi si ipotizzava già allora che il nostro cervello avesse esaurito le sue potenzialità di crescita, cosa non sorprendente se si considera, come si legge nel libro, che il nostro pianeta è l’ultimo arrivato nell’universo e la sua vita è ancora ad uno stadio primitivo … molti pianeti orbitanti attorno a stelle lontane sono più vecchi della Terra di cinque, dieci e anche quindici miliardi di anni. Se la vita è un fenomeno comune nell’universo – e le teorie scientifiche sull’origine della vita rendono plausibile questa ipotesi – molti di questi antichi pianeti sono abitati e la vita che essi recano, un miliardo di anni più antica e più avanzata dell’uomo, deve essere già passata per lo stadio in cui noi stiamo entrando.) Il libro ha una dedica che vale la pena di riportare qui per intero. “Ai miei studenti del Dortmouth College e della Columbia University le cui doti di onestà intellettuale e di curiosità sono per me una fonte inesauribile di piacere” Purtroppo i nostri “campioni” giunti insieme a noi al massimo del loro sviluppo evolutivo non provano il minimo piacere per le doti di onestà intellettuale e la curiosità di cui almeno alcuni dei loro elettori sono portatori e così accade che siano clamorosi esempi di alcune clamorose dimostrazioni di “involuzione della specie”. Nel frattempo però “la capienza mentale” degli strumenti costruiti dall'uomo, sta raggiungendo, come detto all’inizio, una dimensione tale, da rendere inimmaginabile il futuro anche prossimo. Esserne consapevoli, l’approdo alla guida dei paesi del mondo, di persone capaci di affermare “non ho capienza mentale sufficiente” e mi serve l’aiuto di tutti, diventa una condizione vitale per la salvezza della specie.