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mercoledì 26 aprile 2023

NATO… MALE
di Luigi Mazzella 

 

Si ode a destra 
uno squillo di tromba 
a sinistra risponde uno squillo

 
I
partiti favorevoli alla politica della NATO, all’accettazione dell’egemonia in essa degli Stati uniti, alla guerra a Russia, Cina (e chi più ne ha più ne metta fino a comprendere il mondo intero) coprono, in Italia, la totalità degli schieramenti politici. Neppure gli ex democristiani, di dichiarata fede cattolica, seguono più il pacifismo del Papa e si accodano, invece, alla Curia romana e all’interesse dello IOR di finanziare l’industria delle armi. Solo il Movimento Cinque Stelle mostra un certo distacco dal coro dei “guerrieri”, limitando, però, la presa di distanza al solo invio delle armi a Zelenski, e confermando implicitamente. sul piano ideologico, la preferenza dei neo nazisti Azov rispetto a quelli Wagner. Giuseppe Conte sa bene che c’è un forte e crescente astensionismo dal voto che, unito a un dissenso non manifestato per fedeltà di partito, potrebbe anche significare che la stragrande maggioranza degli  Italiani non condivide  l’ansia della pulzella della Garbatella e del suo accigliato Ministro della Difesa, Guido Crosetto, né di dare missili al capo ucraino né di fare il solletico alla Cina, inviando la portaerei Morosini nel mare che lambisce Taiwan, definendolo “Mediterraneo allargato” e quindi in buona sostanza “mare nostrum” (come faceva il suo Vate politico). Il leader succeduto a Beppe Grillo (nel disinteresse sempre più palese di quest’ultimo per l’attività politica) ha lanciato l’idea di promuovere un referendum per sapere se veramente gli Italiani accettano l’idea di vedere nuovamente il loro Paese devastato dai missili, probabilmente, questa volta, a testata nucleare. È bastata questa proposta per scatenare la reazione risentita di Stefano Bonaccini, neo Presidente del Partito Democratico. Egli è intervenuto in sostanziale sostegno del governo di Giorgia Meloni, proclamando enfaticamente che “la politica estera non si fa con i referendum”, ma, si deve arguire, "con le spie, con i diplomatici di carriera (entusiasti e nostalgici dell’era di Di Maio) e i generali (agli ordini di Crosetto)". A che serve, avrebbe fatto intendere il poco bonario Bonaccini, interrogare il popolo… se la risposta è tanto scontata per gli Italiani (“non vogliamo subire distruzioni per effetto di missili russi o cinesi”) quanto inutile per il governo in carica (che come Don Abbondio non può darsi il coraggio che non ha, anche perché i bravi di Joe Biden hanno taciuto che il “loro Don Rodrigo” comincia ad apparire inadeguato al suo “ruolo di comando” agli stessi americani che vogliono sostituirlo). Intanto nel sonno soporoso dei cittadini, nell’assordante silenzio del sistema mass-mediatico al completo, nella inconcludenza verbale e scritta degli intellettuali appartenenti alla stessa area culturale dei “fratelli coltelli” fascisti e comunisti (miscuglio di religiosità monoteistica e di idealismo teutonico) potrebbe succedere qualcosa e gli scongiuri, con tutto il rispetto per la Signora Presidente, diverrebbero obbligatori. La pulzella della Garbatella potrebbe anche essere indotta a pensare (a causa delle reminiscenze a lei più care) che starebbe per scoccare “sul quadrante della Storia” l’ora del destino dell’Italia ma gli abitanti dello Stivale hanno appreso, a loro spese, quanto quell’orologio sia infido e pericoloso!