NATO… MALE
di Luigi Mazzella
“Si
ode a destra
uno squillo di tromba
a sinistra risponde uno squillo”
I partiti
favorevoli alla politica della NATO, all’accettazione dell’egemonia in essa
degli Stati uniti, alla guerra a Russia, Cina (e chi più ne ha più ne metta fino
a comprendere il mondo intero) coprono, in Italia, la totalità degli
schieramenti politici. Neppure gli ex democristiani, di dichiarata fede
cattolica, seguono più il pacifismo del Papa e si accodano, invece, alla Curia
romana e all’interesse dello IOR di finanziare l’industria delle
armi. Solo il Movimento Cinque Stelle mostra un certo distacco dal coro
dei “guerrieri”, limitando, però, la presa di distanza al solo invio delle armi
a Zelenski, e confermando implicitamente. sul piano ideologico, la
preferenza dei neo nazisti Azov rispetto a
quelli Wagner. Giuseppe Conte sa bene che c’è un forte e crescente
astensionismo dal voto che, unito a un dissenso non manifestato per fedeltà di
partito, potrebbe anche significare che la stragrande maggioranza
degli Italiani non condivide l’ansia della pulzella della
Garbatella e del suo accigliato Ministro della Difesa, Guido Crosetto, né di
dare missili al capo ucraino né di fare il solletico alla Cina, inviando la
portaerei Morosini nel mare che lambisce Taiwan, definendolo “Mediterraneo
allargato” e quindi in buona sostanza “mare nostrum” (come faceva il suo Vate
politico). Il leader succeduto a Beppe Grillo (nel disinteresse sempre più
palese di quest’ultimo per l’attività politica) ha lanciato l’idea di
promuovere un referendum per sapere se veramente gli Italiani accettano l’idea
di vedere nuovamente il loro Paese devastato dai missili, probabilmente, questa
volta, a testata nucleare. È bastata questa proposta per scatenare la
reazione risentita di Stefano Bonaccini, neo Presidente del Partito
Democratico. Egli è intervenuto in sostanziale sostegno del governo di Giorgia
Meloni, proclamando enfaticamente che “la politica estera non si fa con i referendum”,
ma, si deve arguire, "con le spie, con i diplomatici di carriera
(entusiasti e nostalgici dell’era di Di Maio) e i generali (agli ordini di
Crosetto)". A che serve, avrebbe fatto intendere il poco bonario
Bonaccini, interrogare il popolo… se la risposta è tanto scontata per gli
Italiani (“non vogliamo subire distruzioni per effetto di missili russi o
cinesi”) quanto inutile per il governo in carica (che come Don Abbondio
non può darsi il coraggio che non ha, anche perché i bravi di Joe Biden
hanno taciuto che il “loro Don Rodrigo” comincia ad apparire inadeguato al suo
“ruolo di comando” agli stessi americani che vogliono sostituirlo). Intanto nel
sonno soporoso dei cittadini, nell’assordante silenzio del sistema
mass-mediatico al completo, nella inconcludenza verbale e scritta degli
intellettuali appartenenti alla stessa area culturale dei “fratelli coltelli”
fascisti e comunisti (miscuglio di religiosità monoteistica e di idealismo
teutonico) potrebbe succedere qualcosa e gli scongiuri, con tutto il
rispetto per la Signora Presidente, diverrebbero obbligatori. La pulzella
della Garbatella potrebbe anche essere indotta a pensare (a causa delle
reminiscenze a lei più care) che starebbe per scoccare “sul quadrante
della Storia” l’ora del destino dell’Italia ma gli abitanti dello Stivale
hanno appreso, a loro spese, quanto quell’orologio sia infido e
pericoloso!