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sabato 20 maggio 2023

LA SINDROME DELLA CAPANNA
di Laura Margherita Volante


 

Si è passati dalla pandemia all'allerta arancione e rossa. Il vilipendio alla salute e all'ambiente ha generato la paura di vivere, dalla sindrome della capanna e all'incapacità' di comunicare. Il linguaggio della convivenza ha subito un grave danno tale da confinare gli esseri umani non solo in casa, ma anche nell’analfabetismo emotivo. L'uomo sociale, etico, culturale e relazionale, attraverso l'evoluzione umana, dalla Neotenia in poi, è affetto oggi da paresi facciale, fisica e morale. Un saluto, una stretta di mano, un abbraccio vengono sostituiti dalla violenza verbale e dalla reazione incontrollata di uccidere l'altro, anche con la complicità del branco. Non più il gruppo di persone, di amici, di colleghi, ma il branco famelico di sangue ha preso il sopravvento per colpire sé stessi nella proiezione di altro da sé. L'identificazione è diventata una proiezione esterna, che per frustrazione, ha abbandonato la potenza creativa per quella muscolare in atti violenti, feroci e criminali. La controrisposta degli esseri umani deboli, resi fragili e vulnerabili da pessime scelte e gestione nell'affrontare le emergenze, per cui dato un problema inventiamoci la soluzione è diventato il miraggio per mancanza di cultura del territorio e non solo. La venerazione del dio denaro si è materializzato non in opere d'arte, ma in cementificazioni e in speculazioni edilizie, con materiali di scarsa qualità anche per un ponte o una strada piena di buche, sempre piena di buche ad intermittenza. I ladri del denaro pubblico hanno distrutto ogni forma di civiltà e di giustizia sociale. I ladri sono criminali ad oltranza, perché la sofferenza e il disagio generati hanno prodotto le devianze, le cui conseguenze sono omicidi per effetto di droghe alcol e di folle sete di possesso. Questi truffatori invisibili, protetti da una rete di connivenze, agiscono indisturbati. E così la legge della giungla impera nel caos e nel fango. L'indifferenza generale è frutto di questa impotenza a modificare i rapporti improntati sul potere e sul controllo indiscriminati. I media sono i canali oppiacei per non assumersi responsabilità alcuna fra viltà e menzogna.