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giovedì 29 giugno 2023

EUROPA A RISCHIO IMPLOSIONE
di Luigi Mazzella
 

Agnoscere veteris vestigia flammae.
 
La matrice filosofica comune (l’idealismo tedesco post-platonico e post-hegeliano), la natura sostanzialmente simile di ogni fanatismo (religioso o ideologico), le affinità di carattere e d’intelletto di chi, comunque, s’induca a “credere rinunciando a pensare” fanno sì che il miscuglio di assolutismi astratti confluiti nella mentalità occidentale rappresenti l’ordigno più pericoloso per la sua sopravvivenza come entità unitaria. Sotto la spinta di politiche razionalistiche provenienti dall’esterno, l’Occidente rischia di implodere in un susseguirsi di eccidi e genocidi, provocati da intolleranze religiose e politiche tutte aventi la stessa matrice di irrazionalità e “governate” (si fa per dire) solo in apparenza da autorità pubbliche legittimamente costituite perché, in realtà, sono occulti servizi di intelligence a fare il bello e il cattivo tempo dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, da Scilla al fiume Don, dal Mediterraneo all’Atlantico. La miccia che potrebbe fare esplodere anzitempo la bomba che si è posta nel proprio deretano l’Occidente (da solo) ha un nome Joe Biden. Come alcuni rappresentanti della Corte Reale Britannica prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, l’uomo giunto, non a caso e con appoggi occulti, alla Presidenza degli Stati Uniti d’America deve avvertire, presumibilmente, forti attrazioni per il neonazismo. Ne è una riprova il “voltafaccia” richiesto (o imposto) ai neo-fascisti italiani rispetto alla loro precedente politica (tutt’altro che filo statunitense ed europeistica senza se e senza ma) ed ora il ribellismo anti putiniano del nazista Prighozin, comandante della Wagner, schieratosi (non del tutto inaspettatamente, per chi conosce gli intrighi della CIA) contro la Madre-Russia, avendo nelle proprie casse (se la notizia risulterà vera) 43 milioni di Euro (e non di Rubli). Joe Biden, uomo che sembra essere di mediocre acume politico, crede molto verosimilmente che la sfida imperialistica contro la Russia non possa essere vinta senza l’ausilio degli eredi di Hitler e di Mussolini e si sta muovendo in conseguenza, seguito, nel suo folle canto d’onnipotenza, da un coro “a bocca chiusa” di Europei, “disossati” da una politica multi decennale di servilismo, non a caso sempre egemonizzata dai Teutonici che hanno potuto agnoscere veteris vestigia flammae. Chi salverà le “democrazie” occidentali dall’implosione voluta da Biden? C’è chi sostiene, contro il parere (quasi) di tutti, che vi sarebbe da sperare solo nelle sagge “autocrazie”, diffuse nei restanti due terzi del Pianeta. Esse si sono sottratte alle suggestioni delle guerre sante volute da un Dio, assetato del sangue degli “infedeli” secondo la visione di popoli mediorientali e alle idee cosiddette “salvifiche” dei nazisti, liberandosi altresì (con un’unica eccezione: Corea del Nord) da quelle altrettanto dannose dei comunisti, che hanno dovuto sinora subire gli improperi e le accuse della mistificata propaganda, organizzata dal signor Biden e dai Mario Appelius* del suo entourage.
 
* Mario Appelius era un giornalista dell’EIAR celebre per il terrore che diffondeva tra gli infanti, figli della Lupa (o del Duce?), dicendo loro (alla radio, di sera, nel commento ai fatti del giorno) che i russi (non gli americani e né gli inglesi), arrivando in Italia li avrebbero mangiati, dopo averli “sbucciati” come caramelle!