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venerdì 30 giugno 2023

NON L’AVRANNO VINTA
di Girolamo Dell’Olio

 
Ultimo ‘messaggio nella bottiglia’ affidato dopo mezzanotte alla corrente. Destinatari, posta ordinaria e posta certificata, tutti i consiglieri regionali della Toscana: quelli di maggioranza, quelli di minoranza e per non lasciar fuori nessuno, anche quelli di neutralanza, ’un si sa mai! Alla vigilia dell’udienza di merito del ricorso al TAR Lazio il 5 luglio, la domanda di rito è: “Saprà una buona Politica anticipare l’intervento del Diritto nella difesa della Polis? Tornerà l’Assemblea legislativa a esercitare la funzione di controllo sull’operato dell’Esecutivo?”.
Fioccano le notifiche di lettura: “Letto: Piombino: tornerà l'Assemblea legislativa a esercitare la funzione di controllo sull'operato dell'Esecutivo?”.
Dunque, ancora una volta: sanno! Sanno che la palla è nella loro metà campo.
Sanno che là fuori, oltre la soglia dal Palazzo del Pegaso, non si desiste. ‘Buongiorno! Lei, sempre qui, eh?’, mi provoca con empatica cordialità una delle sue inquiline che ormai hanno imparato a conoscermi, ‘insistiamo?’.
‘Insistiamo!’.
Perché quando hai ragione marcia, come qui, non puoi (e soprattutto non devi) dargliela vinta. Alla fine, lo fai per il loro bene: come farebbero a migliorare se là fuori ci fosse gente che si rassegna, che si adatta, che si fa involontariamente complice? Perché magari ti capita, come oggi pomeriggio, che torni a casa e trovi un piccolo (o grande?) frutto dell’impegno, della pervicace fiducia nel bene. Come questa lettera da Bruxelles… Vorrà pur dire qualcosa, no? La questione sollevata dalla petizione per Piombino inviata a gennaio “rientra nel campo di attività dell'Unione europea”. Ed è stato “quindi chiesto alla Commissione europea di condurre un'indagine preliminare sulla questione”.



Sì, è vero, sono passati cinque mesi e mezzo ma non è così che la goccia scava la roccia? E allora ripensi ancora più volentieri a Cristiano, che oggi ti ha riconosciuto dai tempi del black pass, e si è messo con te a fare il riassunto di questi anni di mondo alla rovescia, e con lui hai ragionato sulla simpatica pietanza che da Ginevra ci sta preparando l’OMS, e sul ‘nuovo corso’ quattro punto zero della scuola pubblica. E ad Alessandro, che passa in bici, e segue da un pezzo questa storia:
‘Mi ricordo di lei! di quando lui, il Giani, fece l’inaugurazione…!’,
e si complimenta con te per quello che fai. E a Francesca, la chiamerò così, che… ‘Scusi, le posso fare una foto?’, e non le basta il messaggio del cartello davanti: volentieri le offro anche quello alle spalle.
Volantini d’ordinanza e ‘Me le manderebbe?’, le chiedo, mentre ammiro i lineamenti gradevoli e l’espressione solidale. Ci siamo appena salutati che arriva una vecchia conoscenza di queste parti. Scuote le braccia e mi abborda con un sarcastico ‘Legalità…?  ragionevolezza? … ma ’ndo siamo?’
‘Sì, dài, ci si prova’!


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‘Intanto’, osserva arguto un testimone suo amico, ‘s’è fatto fotografare da una gran bella donna!’. Condivido, gonfio di fierezza! E qui la ringrazio, Francesca o chi che sia, se caso mai ci legge, per queste immagini che – fidata – mi ha cortesemente inviato. Ben altre sensazioni ti ispira l’assessore sussiegoso che rifiuta il volantino perché il caso… ‘lo conosco abbastanza!’.
‘Ma qui c’è del nuovo!’.
Inutile. Come davanti alle scuole. I ‘grandi’, gli ‘adulti’, i ‘responsabili’, gli ‘amministratori’, sono proprio quelli che si negano. Un mondo alla rovescia, per l’appunto. Cosa possono imparare i nostri ragazzi? Che modelli hanno davanti? Intanto, sull’altro lato di via Cavour, dal Palazzo Medici Riccardi, sventola ipocrita la bandiera della pace…
http://www.idraonlus.it/2023/01/27/arriva-porto-la-petizione-europea-piombino/,