Romagna
dolce e solatia... Ruvida
dal passo cortese spaccasti
le pietre per farne monumenti di Libertà. Spaccasti
le zolle per farne dei campi
da arare… E le
spiagge diventarono parchi gioco per i bambini
mentre la caffettiera fumante offriva la
bevanda ai bagnanti. Il
bagnino dormiva in cabina… E il bar
non era altro che un chiosco di coccole... Il passo
cortese costruì un mondo
vacanziero e i campi tra
fragole e pomodori ergevano
le case confortevoli alle braccia
forti e al sudore... mentre
Casadei riempiva l’aria e le balere dei suoi canti, i canti
di una terra generosa e allegra le cui lacrime furono
anche il sale della terra. Romagna
nostra, piegata dalla furia del vento in tempesta hai
navigato a vele spiegate e… come il vecchio pescatore vincerai ancora più bella
più dolce e ruvida con il sorriso di chi ce l’ha fatta! Romagna
nostra ed eroica io m’inchino
alla regina dell’umanità.