LARICORRENTEMISTICA DEL PAESE
GUIDA di Luigi Mazzella
L’avvenuta
e ormai più che palese degenerazione della way of life americana,
denunciata dall’efficace e straordinaria lucidità della produzione seriale
diffusa in streaming dalle piattaforme digitali (queste, sì,
fortunatamente, incontrollabili), appare del tutto fuori controllo e dovrebbe
aprire gli occhi agli Occidentali che tuttora si ostinano a vedere negli Stati
Uniti d’America un modello di vita da imitare.Certo: la rappresentazione per
immagini e suoni della caotica e mentalmente confusa realtà statunitense è
sconvolgente, ma le persone più aduse al raziocinio avvertono la mancanza di
una spiegazione logica per quanto è avvenuto e sta avvenendo. La grande
assente è diventata la filosofia e nessun pensatore rileva che, alla
pari del monoteismo mediorientale, l’idealismo tedesco di fine Ottocento
(post-platonico) con le sue fantasie sia di destra e sia di sinistra tuttora
inquina la limpidezza del pensiero Occidentale. È diventato ormai parte
integrante di quella cultura di cui l’America si sente “capofila” con i suoi
nessi, palesi, tra la concezione ebraica del popolo eletto con quella
superomistica di Nietzsche, fatta propria dai nazisti, e con i legami
tra l’egualitarismo cristiano e quello di Marx fatti propri, in misura
temperata dalla cosiddetta cultura della Sinistra democratica. Da
questo cocktail ideologico continua a spuntare fuori, con sfumature e
accentuazioni diverse (in base ai luoghi e ai tempi) e caratterizza in modo
pregnante la complessa mentalità occidentale, rappresentata, nella sua più
incisiva espressione, dall’american way of life, che è sempre
stata intrisa di spinte antitetiche ugualmente potenti e dominante nel
Vecchio e nel Nuovo Continente. Non v’è dubbio che una tale mentalità si sia
espansa soprattutto per forza propria: imperniata sul bisogno degli esseri
umani di “sognare” e di “fantasticare”. Essa ha “scalzato” il
razionalismo romano, l’empirismo greco e britannico, sostituendo alla
sperimentazione in concreto della mente umana, una visione astratta della
realtà. Gli Americani, ritenendo di essere divenuti “padroni del mondo” dopo lo
spietato e crudele lancio delle due bombe atomiche a Hiroshima e (del
tutto inutilmente) a Nagasaki, presi da un “delirio di potenza” hanno ritenuto,
come tutti i “parvenu” della cultura che quel coacervo confuso di opinioni
rappresentasse l’essenza della democrazia e “degno” di essere esportato sul
Pianeta. E ciò per poter fare, all’insegna di pretesi buoni sentimenti, le
loro spietate guerre nel globo, fomentate dall’industria delle armi e dalle
banche. Comunque
il pasto sembra essere giunto alla frutta. La fine dell’american dream è
contrassegnata da elementi molteplici e innegabili: a) Gli assassinii nelle scuole, nei supermercati e altri luoghi affollati a opera di pazzi
armati; b) Il
commercio sempre più esteso e capillare delle sostanze stupefacenti tra giovani
e meno giovani di tutti gli strati della società; c) La res
pubblica sottratta ad autorità elette e sostanzialmente affidata alle mani di
spie e di militari alla costante ricerca di nuove guerre per soddisfare,
oltre a un irrefrenabile cupio dissolvi, i loro
interessi in una gigantesca industria delle armi; d) L’onnipotenza
delirante di Presidenti della Repubblica, “prigionieri” della CIA e del Pentagono,
che, facendo a gara tra di loro, aspirano ad appuntare sul petto mostrine
di campagna di guerra più degli stessi Generali; e) Il
ridicolo di processi giudiziari che in nome del “me-too” mostrano signore di
età avanzata nell’atto di criminalizza davanti ai giudici (e ciò
consentire agli avversari di estrometterli dalla vita politica) uomini che
hanno tentato di sedurle quarant’anni prima. f) La
locupletazione eccessiva (e la loro conseguente distorsiva influenza sulla
vita pubblica) di lobby collegate con organismi religiosi (soprattutto dei tre
monoteismi mediorientali) o con sette altrimenti ispirate a finalità cosiddette
“morali”.
Per
questi e altri motivi gli Stati Uniti d’America dovrebbero andarsene, come
dicono a Roma, “a riporre”. E invece, no: vogliono dominare sugli altri e
fare da guida all’intero Pianeta, rispolverando una mistica che si riteneva scomparsa
con la fine del nazi-fascismo.