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lunedì 17 luglio 2023

UNA MILANO MALATA  
di Federico Migliorati


Ottonelli con il suo libro

Una Milano “malata”, intrisa di violenza e malignità, dove arroganza e protervia sembrano farla da padrone e il lato oscuro delle personalità prende il sopravvento: lo scrittore e network engineer Roberto Ottonelli tratteggia così la sua città, dove è nato nel 1978, in Il dolce sorriso della morte. Un uomo, i suoi demoni, il nuovo avvincente poliziesco dato alle stampe per Ugo Mursia Editore. Due i protagonisti principali: da una parte il male, rappresentato da Marco Bordoni, dall’altra il bene, l’ispettore Barzagli, alla caccia del primo ma con diverse ombre anche nella propria vita. Promotore finanziario senza troppo entusiasmo, una laurea (inutilizzata) in Biologia in tasca, Bordoni nonostante i suoi 37 anni suonati vive ancora sotto l’ala protettrice e oppressiva della madre, rimasta vedova di un uomo violento e irrecuperabile. Non ci vorrà molto per comprendere come dietro all’apparenza dimessa, distaccata e gentile di Bordoni si nasconda una psiche diversa, crudele e maligna. Le turbe infantili, la mancata accettazione della propria forma fisica, il rapporto burrascoso con il genitore, l’incapacità a relazionarsi con il sesso femminile sono elementi che ne pregiudicano una crescita matura e che sfoceranno in una situazione impensabile. Ma con ciò emerge anche una visione della società e dei rapporti umani malata, in cui la furbizia, la scaltrezza, la prepotenza tendono a dominare: in un tempo frenetico business is business e tutto passa sopra ad esso. La rapida sequenza di omicidi, apparentemente slegati tra loro, porterà la polizia e segnatamente Barzagli a prendere di petto il problema cercando una soluzione che almeno all’inizio appare come un ostico rompicapo. Tra i due protagonisti emerge il ruolo della madre di Bordoni, vittima due volte, prima del marito quindi del figlio: sola, sempre meno autosufficiente, colta ma ormai costretta a vivere tra le pareti di casa, la vedova Bordoni affronterà l’ultimo tratto della sua vita mantenendo quel rapporto morboso e malato con il figlio che cercherà in ogni modo di proteggere e tutelare. Contrassegnato da una scrittura ritmata e veloce, in cui l’autore alterna il racconto in prima persona dei due attori principali, il romanzo porta allo scoperto un piccolo mondo di rapporti e di relazioni all’interno della metropoli e dell’hinterland, con i demoni della mente sempre pronti ad abitare ovunque, dentro di noi.