AMARO... MOLTO AMARO...
Il ritorno
degli idioti.
Martedì 22 agosto mattina seguendo la trasmissione
"Prima pagina" in onda su Radio Tre, ho sentito un ascoltatore porre
la domanda: "come mai l'apologia del fascismo è reato?" Essendo di
questi tempi particolarmente sensibile, e offeso, dall'emergere di locuzioni
che dal lessico fascista, senza parafrasi alcuna discendono, e ancor più offeso
dalla sottovalutazione che si dà di tale fenomeno, alla domanda di per sé da
brividi, non fosse che per l'ignoranza pericolosa che rivela, sono poi rimasto
di sasso (sicuramente per deficienza mia) alla risposta del giornalista, un
inviato del Sole 24 Ore, non un aspirante pubblicista alle prime armi.
Parafrasando un noto autore la dico così, lo sciagurato rispose… “lo prescrive
la Costituzione (pausa) dobbiamo farcene una ragione...". E già, “dobbiamo
farcene una ragione”, troppa fatica ricordare che la Costituzione con la XII
disposizione finale, vietando la ricostituzione sotto qualsiasi forma del
disciolto Partito Fascista ha obbligato il legislatore a varare, settantuno
anni or sono, la “Legge 20 giugno 1952, n. 645 Norme di attuazione della XII
disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione. (GU Serie
Generale n.143 del 23-06-1952). Ma suvvia, visto che siamo in un paese
democratico, potremmo anche sentirci liberi di non farcene una ragione.
E pure la fatica di citare come ragione, “fra le tante possibili”, il manifesto
della razza, per il giornalista è stata al momento troppo ardua. Di tanta sciatteria
(ad essere generosi) personalmente non riesco a farmene una ragione.
Vittorio Melandri