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venerdì 1 settembre 2023

AMARO... MOLTO AMARO...



Il ritorno degli idioti.
 
Martedì 22 agosto mattina seguendo la trasmissione "Prima pagina" in onda su Radio Tre, ho sentito un ascoltatore porre la domanda: "come mai l'apologia del fascismo è reato?" Essendo di questi tempi particolarmente sensibile, e offeso, dall'emergere di locuzioni che dal lessico fascista, senza parafrasi alcuna discendono, e ancor più offeso dalla sottovalutazione che si dà di tale fenomeno, alla domanda di per sé da brividi, non fosse che per l'ignoranza pericolosa che rivela, sono poi rimasto di sasso (sicuramente per deficienza mia) alla risposta del giornalista, un inviato del Sole 24 Ore, non un aspirante pubblicista alle prime armi. Parafrasando un noto autore la dico così, lo sciagurato rispose… “lo prescrive la Costituzione (pausa) dobbiamo farcene una ragione...". E già, “dobbiamo farcene una ragione”, troppa fatica ricordare che la Costituzione con la XII disposizione finale, vietando la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto Partito Fascista ha obbligato il legislatore a varare, settantuno anni or sono, la “Legge 20 giugno 1952, n. 645 Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione. (GU Serie Generale n.143 del 23-06-1952). Ma suvvia, visto che siamo in un paese democratico, potremmo anche sentirci liberi di non farcene una ragione. E pure la fatica di citare come ragione, “fra le tante possibili”, il manifesto della razza, per il giornalista è stata al momento troppo ardua. Di tanta sciatteria (ad essere generosi) personalmente non riesco a farmene una ragione.
Vittorio Melandri