ANGELO FILIPPETTI
di
Federico Migliorati
Angelo Filippetti
Un sindaco socialista nella Milano di inizio
Novecento.
Tramontate, con la caduta del Muro di Berlino, le ideologie seppur con alcune “braci” ancora accese, può essere opportuno guardare alle vicende politiche del Novecento con un occhio disincantato muovendo soprattutto dalle fonti storiche al fine di un inquadramento complessivo e imparziale. La Biblion Edizioni grazie alla penna del ricercatore universitario e redattore Jacopo Perazzoli ha dato alle stampe qualche tempo fa un interessante volume dal titolo Angelo Filippetti, l’ultimo sindaco di Milano prima del fascismo (282 pagine, 20 euro, con prefazione di Ezio Mauro, postfazione di Andrea Jacchia e una nota di Andrea Torre) che riporta in luce una delle figure ancora poco conosciute, ma più significative del primo quarto di secolo del capoluogo meneghino, nata ad Arona nel 1866 e scomparsa nel capoluogo milanese nel 1936. Il “sindaco dimenticato” è stato tra l’altro il protagonista di una bella mostra organizzata presso la Casa della Memoria di Milano alla fine dello scorso anno dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e dalla Fondazione Anna Kuliscioff in collaborazione con il Comune meneghino. Prete mancato e socialista convinto, medico stimato e apprezzato per il suo impegno civile e sociale nel solco di quel “positivismo sanitario” (che prevedeva la presenza del professionista non più solo in laboratorio ma soprattutto in clinica, a diretto contatto con i malati e le loro patologie), uomo di aperte vedute, lungimirante e instancabile e dalle molteplici passioni, Filippetti ha saputo unire la sua professione alla politica, prima tra i banchi di consigliere comunale nella sua Arona e in seguito a Milano: a Palazzo Marino dopo un paio di esperienze da assessore venne eletto sindaco nel novembre del 1920, in uno dei periodi più caldi dell’era prefascista, in quel tragico periodo segnato da violenze squadristiche e con la conquista da parte di fascisti e nazionalisti di molti comuni del Nord Italia.
La casa di via Broletto
dove visse Filippetti
dove visse Filippetti