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martedì 19 settembre 2023

DUECENTO ANNI AD ESSERE OTTIMISTI 

 
Carnaio umano
    
L’ultimo giapponese, l’ultima bambina bionda, l’ultimo italiano… A sentire il Corriere della Sera, sono tutti stimati di nascere tra 200 anni circa. Sono tutte stime realistiche, di più, se non ci fosse il Giappone noi saremmo il Paese demograficamente più vecchio del mondo. Il mondo ricco, pur tenendo conto delle difficoltà e precarietà economiche e dei rapporti di coppia sempre più fragili, non ha più voglia di figli, ci sono molte altre spiegazioni, siamo dentro la catastrofe e per ora è presto per capirne tutte le ragioni. Lasciamo questo fastidio, anche di un solo figlio alle popolazioni emergenti. Scrivevo ieri l’altro che il presidente della Nigeria incoraggia la sua popolazione a fare ancora più figli, ne fanno in media 8 a donna. Spiegava il miserevole e cinico presidente che la Nigeria ha risorse per tutti. Forse il folle intendeva che della Nigeria facesse parte anche l’Europa? Visto che milioni di ragazze e ragazzi rischiano o perdono la vita nel Mediterraneo per accedere alle risorse dell’Europa.
Siamo passati da 1 miliardo di 200 anni fa a 8 miliardi attuali; tra 25 anni saremo 10 miliardi, non solo i 10 miliardi consumeranno mediamente almeno il doppio dei nostri avi in quanto a cibo, energia e acqua e per quanti anni ancora? Voglio dire in misura 20 volte più grande e vivremo quasi tutti nelle città con consumo di energia alle stelle. Miracolo della tecnica industriale, a Singapore ci sono due livelli di strade, una per terra e l’altra in elevato che uniscono diverse decine di palazzi nei piani alti. Aggiungo che i palazzi e tutte le infrastrutture tra qualche decina di danni andranno ricostruiti. Quanto dura il cemento armato? Quanto durano i palazzi d 70 piani?



Duecento anni sono calcolati ottimisticamente al netto delle guerre di tutti contro tutti per l’accaparramento delle risorse che non bastano già ora, al netto della desertificazione progressiva e al netto della guerra atomica globale che non solo è possibile ma anche probabile. La tecnica è cresciuta a dismisura e si è impossessata di ogni cosa, un po’ di tecnica c’è sempre stata ma era una tecnica manuale, artigianale. Anche a girare la pasta nella pentola c’è un po’ di tecnica. Il bilancio tra produzione e consumo di risorse è già ora entrato in crisi, per la limitatezza delle risorse naturali, sta finendo persino la sabbia. I nababbi arabi importano tranquillamente la sabbia buona dall’Australia e blocchi interi di marmo di Carrara, per costruire cattedrali nel deserto, a tempo determinato. Per non dire degli sprechi, altra follia dei cosiddetti Sapiens che, di sapiente, parlando globalmente, non abbiamo nulla. Diciamo che gli animali ci sono superiori.
 
Francesco Saverio Lanza