L’ultimo
giapponese, l’ultima bambina bionda, l’ultimo italiano… A sentire il Corriere
della Sera, sono tutti stimati di nascere tra 200 anni circa. Sono tutte stime
realistiche, di più, se non ci fosse il Giappone noi saremmo il Paese
demograficamente più vecchio del mondo. Il mondo ricco, pur tenendo conto delle
difficoltà e precarietà economiche e dei rapporti di coppia sempre più fragili,
non ha più voglia di figli, ci sono molte altre spiegazioni, siamo dentro la
catastrofe e per ora è presto per capirne tutte le ragioni. Lasciamo questo
fastidio, anche di un solo figlio alle popolazioni emergenti. Scrivevo ieri
l’altro che il presidente della Nigeria incoraggia la sua popolazione a fare ancora
più figli, ne fanno in media 8 a donna. Spiegava il miserevole e cinico
presidente che la Nigeria ha risorse per tutti. Forse il folle intendeva che
della Nigeria facesse parte anche l’Europa? Visto che milioni di ragazze e
ragazzi rischiano o perdono la vita nel Mediterraneo per accedere alle risorse
dell’Europa. Siamo
passati da 1 miliardo di 200 anni fa a 8 miliardi attuali; tra 25 anni saremo
10 miliardi, non solo i 10 miliardi consumeranno mediamente almeno il doppio
dei nostri avi in quanto a cibo, energia e acqua e per quanti anni ancora?
Voglio dire in misura 20 volte più grande e vivremo quasi tutti nelle città con
consumo di energia alle stelle. Miracolo della tecnica industriale, a Singapore
ci sono due livelli di strade, una per terra e l’altra in elevato che uniscono
diverse decine di palazzi nei piani alti. Aggiungo che i palazzi e tutte le
infrastrutture tra qualche decina di danni andranno ricostruiti. Quanto dura il
cemento armato? Quanto durano i palazzi d 70 piani?
Duecento
anni sono calcolati ottimisticamente al netto delle guerre di tutti contro
tutti per l’accaparramento delle risorse che non bastano già ora, al netto
della desertificazione progressiva e al netto della guerra atomica globale che
non solo è possibile ma anche probabile. La tecnica è cresciuta a dismisura e
si è impossessata di ogni cosa, un po’ di tecnica c’è sempre stata ma era una
tecnica manuale, artigianale. Anche a girare la pasta nella pentola c’è un po’
di tecnica. Il bilancio tra produzione e consumo di risorse è già ora entrato
in crisi, per la limitatezza delle risorse naturali, sta finendo persino la
sabbia. I nababbi arabi importano tranquillamente la sabbia buona
dall’Australia e blocchi interi di marmo di Carrara, per costruire cattedrali
nel deserto, a tempo determinato. Per non dire degli sprechi, altra follia dei
cosiddetti Sapiens che, di sapiente, parlando globalmente, non abbiamo nulla.
Diciamo che gli animali ci sono superiori. Francesco
Saverio Lanza