In Italia
crescono gli alberghi di lusso e il turismo, dopo l’arresto dovuto al Covid, va
a gonfie vele. Gli operatori del settore se ne rallegrano e sono gli unici
a non emettere gli “alti lai” che provengono dal resto del mondo
produttivo in una situazione di perdurante stallo. In conseguenza di ciò,
gli stipendi che restano bassi pur nel naturale aumento del costo della vita,
l’instabilità lavorativa e la sua inevitabile precarizzazione che non danno
alcuna sicurezza di reddito ai cittadini, il caos dominante nella vita pubblica
di un Paese che non riesce neppure a osservare le regole democratiche
per farsi governare da una maggioranza e non da una minoranza di
eletti, la qualità sempre più scadente dei governanti e dei
rappresentanti del popolo in Parlamento con la conseguente, incomprensibile,
farraginosa e sgrammaticata produzione delle leggi sono tutti fattori che comportano
il calo demografico della popolazione che, guarda caso, è incomiciato nell’anno
1965, dopo l’arresto brusco, istantaneo e soprattutto voluto fuori dai nostri
confini del boom economico, definito (non senza invidia) “miracolo
italiano”. Gli attuali governanti neofascisti, ideologi nostalgici, dotati di
un’improvvisata e raffazzonata cultura politica, denunciano, il pericolo
della denatalità e ripercorrono la via mussoliniana dei premi per le nascite,
cercando di allontanarsene nella forma ma non nella sostanza. Sprovveduti o asserviti
alle potenze egemoni dell’Occidente alla pari di tutte le altre forze
politiche che agiscono nel Bel Paese (democristiani di varia collocazione e
denominazione, comunisti e grillini, ora Contiani, compresi) essi non si
pongono il problema di eliminare in radice le cause che spingono le
giovani coppie a non avere figli per non essere costretti a mandarli in giro
per il mondo in cerca di ciò che non riescono ad avere in Italia. Un breve “vademecum”,
utile per orientarsi soltanto alle persone di buona fede (ve ne sono ancora,
sia pure in numero ridotto), potrebbe indicare la necessità: 1)
di invitare gli Alleati vincitori della seconda guerra mondiale e autori del
Trattato di pace da noi sottoscritto dopo l’accettazione della “resa
incondizionata” (e definito “vergognoso” da Vittorio Emanuele Orlando in
Assemblea costituente) di non insistere sull’applicazione delle clausole
dirette a impedire oltre certi limiti la nostra crescita economica. 2)
di chiedere loro come nostri “mentori” di consentire che espelliamo dalla
nostra Costituzione: a)
le norme sulla progressività del sistema fiscale e applichiamo liberamente
quella flat-tax che ha salvato, grazie a Reagan e alla Thatcher le
economie statunitensi e inglese e che è stata desunta da Milton Friedman
(liberamente, è ovvio) dal “miracolo italiano (prima della legge Vanoni le
tasse si pagavano in misura molto ridotta) e dalla “decima” del diritto
romano; b)
le norme sulla cosiddetta indipendenza e sull’autonomia della magistratura per
impedire che una categoria di impiegati dello Stato, selezionati con un
semplice e facile concorso di primo grado (gestito dal potere politico, come ai
tempi del Re Sole) possano continuare a organizzarsi in una
corporazione autoreferenziale che costituisce sostanzialmente “uno Stato nello
Stato” e impedisce agli altri poteri (esecutivo e legislativo) di muoversi
liberamente nell’ambito delle proprie competenze senza che i propri membri
siano decimati sostanzialmente da quell’uso politico della giustizia che negli Stati
Uniti e in Gran Bretagna rendono la democrazia un enorme bluff (si è spazzati
via dalla vita politica per un rapporto sessuale consumato la notte prima
degli esami di maturità); c)
le norme sul dono fatto a preti e privati speculatori di vendere diplomi a
gogò, rendendo la classe dirigente italiana la più ignorante del già confuso
Occidente (con gli assolutismi religiosi e politici che lo contraddistinguono). d)
la norma che con il finto ripudio della guerra da aperto le porte alla NATO.