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lunedì 16 ottobre 2023

RISPETTOSAMENTE AI MARGINI
di Girolamo  Dell'Olio

 

Per un dissenso visibile 
 
Firenze. Sosterà ai margini della manifestazione convocata oggi pomeriggio in Piazza Duomo il manifestante dell’associazione fiorentina Idra che ha trasmesso mercoledì scorso al console onorario di Israele a Firenze Marco Carrai - dopo il presidio attuato nel pomeriggio in via della Spada -  un messaggio, chiaro, scarno e pregnante indirizzato al Primo Ministro dello Stato di Israele, sotto l’immagine di un carro armato in viaggio verso Gaza: ‘Occhio per occhio, dente per dente’: una politica che porterà a qualche soluzione? Un’opzione saggia, la legge del taglione?
Dal console Carrai non è arrivato un riscontro dell’avvenuta lettura del messaggio e della lettera che lo accompagnava: “Gentile Console onorario, Le alleghiamo il messaggio che abbiamo provato oggi a consegnarLe - ma senza trovarLa - in via della Spada 2, dove è stato distribuito in copia ai passanti, autorizzati dalla Questura di Firenze. Le alleghiamo anche il comunicato stampa con cui ieri lo annunciavamo”.




Ma il console ha lanciato una manifestazione di sostegno e supporto al governo di Israele oggi alle 17.30 davanti al Palazzo della Giunta regionale, in Piazza Duomo. Per anni, quel Palazzo ha tenuto issata su un pennone del balcone la bandiera della Repubblica Ucraina governata da Volodymyr Zelensky. Da qualche giorno, sulla facciata di Palazzo Vecchio è comparsa ancora una bandiera di parte, quella dello Stato di Israele governato da Benjamin Netanyahu. Giova forse al dialogo e alla soluzione dei conflitti l’improvvido tifo istituzionale praticato dagli organi di governo del Comune di Firenze e della Regione Toscana a supporto ora del governo Zelensky, ora del governo Netanyahu, in nome di un popolo mai interpellato? Resterà dunque emblematicamente ai margini della manifestazione organizzata in Piazza Duomo, in eloquente dissenso dalle pericolose finalità dell’iniziativa, il manifestante che ancora attende una risposta dal console Marco Carrai.  Riproporrà il monito indirizzato in forma rispettosamente e drammaticamente interrogativa a Benjamin Netanyahu, suggerendo un’esplicita inversione di rotta: urge una profonda presa di distanze civile, culturale e morale da chi avalla - indossando magari improbabili bandiere della pace - politiche oggettivamente foriere di morte e di profitti per l’industria della distruzione.