SCIOPERO GENERALE
Il
20 ottobre in piazza con i sindacati di base USI CIT, CUB, SGB, ADL Varese.
È un’occasione importante
per protestare. È
tempo di prendere coscienza che questa società non è più sopportabile. La
rassegnazione che ci rende immobili spettatori dei nostri disastri economici,
ambientali, umanitari deve cessare.
STOP!
ALLA GUERRA
Rassegnarsi
all’incubo della guerra in corso significa diventare complici.
STOP!
AL CARO VITA
È la guerra che sta riducendo
in miseria intere famiglie, causa principale del caro vita e dell’inflazione
che succhiano salari e pensioni che sono tra i più bassi d’Europa, anche per le
responsabilità dei sindacati Cgil, Cisl, Uil che hanno svendute le nostre
conquiste e sottoscrivono contratti con un aumento di poco più di 0 euro
all’ora.
STOP!
AD UNA SANITÀ VITTIMA DEI COSTI DEL MILITARISMO
La
sanità è ridotta ad un colabrodo, con ore di attesa infinite nei pronto soccorso,
mancanza di posti letto per ricoveri urgenti, urgenze non rispettate,
lunghissime attese per visite ed esami che inducono alla rinuncia i più poveri
o a rivolgersi ai privati per chi ha le possibilità economiche, mentre i
contratti di lavoro e i bassi salari fanno scappare il personale sanitario.
Una
sanità sempre meno pubblica e garantita, sempre più in mano alla speculazione
dei privati.
Non
è un caso, che all’ospedale di San Donato, si stanno privatizzando i “Pronto Soccorso”,
con un tariffario di 190 euro per
accedervi più le spese degli esami, togliendo così servizi essenziali per la
popolazione.
Tutto
questo è la conseguenza dei tagli nel settore per investire le risorse nelle
guerre, nelle missioni militari all’estero, nell’invio delle armi, nelle spese
militari in continuo aumento.
LAVORATRICI,
LAVORATORI E STUDENTI UNITI NELLE LOTTE
È quello che auspichiamo
per la ripresa di una stagione dei diritti. Sono importanti segnali quelli
degli studenti delle “tende in piazza” che si stanno mobilitando contro il caro
affitti, per il diritto allo studio. A
Torino sono stati barbaramente inseguiti e picchiati dalle forze di polizia per
aver osato contestare il governo Meloni. Nella scuola è ancora largamente diffusa la
piaga insopportabile dei contratti precari del personale scolastico. Gli
studenti continuano ad essere sottoposti all’uso e all’abuso di stage offerti
alle aziende, in lavoro gratuito, dove si muore e si insegna ad accettare i
meccanismi dello sfruttamento. S’inserisce anche la lunga mano del militarismo
nel collegamento tra scuola e caserma per insegnare l’obbedienza e preparare i
futuri soldati per un mondo sempre più in guerra. È tempo di prendere coscienza che questa società,
dove aumentano sempre più il degrado e le diseguaglianze sociali, non è più
sopportabile. La dignità si conquista partecipando in prima persona alle lotte
rivendicative dei propri diritti: lo sciopero del 20 ottobre è in questa
prospettiva.
Unione
Sindacale Italiana (USI CIT)
www.usi-cit.org
Alternativa
Libertaria