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venerdì 22 dicembre 2023

SPIGOLATURE
di Angelo Gaccione


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Urbis Decori
 
Il Palazzo dei Mercanti a Lucca, nell’omonima armoniosa piazzetta, mi ha riservato una piacevole sorpresa. Subito sotto il balconcino del primo piano e immediatamente sopra l’arco dell’ingresso principale, quello centrale a tutto sesto – come lo sono quelli che incorniciano le finestre – c’è una lastra di marmo su cui è incisa questa scritta in lettere stampatello: Urbis Decori A. D. MCMXXV. “Dove sta la sorpresa?” direte voi: “si tratta di una semplice scritta apposta nel 1925 del secolo scorso quando, con molta probabilità, il palazzo fu riconsegnato alla città e ai suoi abitanti, dopo un restauro conservativo necessario”. E invece la sorpresa c’è, ma dovete portarci il naso sotto, sollevarlo all’altezza del balconcino e guardare attentamente. Anche perché il nero della scritta è in parte sbiadito e non è di facile lettura. In più, il Caffè dei Mercanti che si affaccia nello slargo con i suoi tavolini e il suo tendone, tende a distrarvi. Se ci badate bene, però, vi accorgerete che sia la lettera c in corpo minuscolo della scritta decori, sia la C a stampatello maiuscola della data riportata a caratteri romani, hanno la forma molto simile alla chiocciolina che usiamo noi per formare le nostre personali email quando scriviamo a mano. Così la rappresento io, e così la rappresenta il novantanove per cento di chi la mette sul foglio usando la penna. Non sono delle c come siamo abituate a leggerle in qualsiasi scritto battuto al computer. Di sicuro nell’Anno Domini 1925 la mano che ha vergate quelle c non sospettava che molti anni dopo qualcuno le avrebbe dato quella forma a conchiglia per consegnarci un indirizzo di posta elettronica tanto veloce e tanto comodo per corrispondere in ogni dove in tempo reale, surclassando la “lumaca” delle Poste Italiane. Una lumaca velocissima questa di Internet che si è presa una sonora rivincita in fatto di velocità. Lucca ne detiene la primazia, come si dice oggi, in questa scritta del palazzo dei Mercanti, e sarebbe giusto rivendicarne il copyright. Ma come sarebbe altresì meraviglioso, se amministratori e cittadini del nostro Paese prestassero attenzione al decoro pubblico, come orgogliosamente è inciso su quel marmo…