Fra
le tante lettere inviate da Vincenzo Rizzuto ad Angelo Gaccione ne abbiamo
scelto due, quella di lunedì 20 dicembre 2021 che fa riferimento ad uno scritto
di Gaccione dedicato alla città di Acri apparsa quello stesso giorno sulla
prima pagina di “Odissea”, e quella di martedì 15 febbraio del 2022 che fa
riferimento alla guerra russo-ucraina e ad uno dei tanti interventi dello
scrittore disarmista. * Cosenza, lunedì 20 dicembre 2021 Caro Angelo, certamente è la vecchiaia che agisce sotterranea e
spietata, ma quello che hai scritto ne 'La mia città' mi ha particolarmente
colpito: leggendo, una specie di malinconia irrefrenabile si è impossessata del
mio animo fino a commuovermi, segno che hai eseguito note e accordi di musiche
misteriose, che hanno raggiunto e toccato le radici stesse dell'esistenza
mettendole in vibrazione. Un caro abbraccio e auguri per le festività, Vincenzo Rizzuto * Cosenza, martedì 15 febbraio 2022 Caro Angelo, hai perfettamente ragione, la ‘caduta del Muro’
poteva determinare una svolta epocale verso il disarmo e il superamento dei
blocchi contrapposti avviando l'Europa verso una piena integrazione con
l'immenso mondo russo, che poteva fornire materie prime, terra da coltivare, e
mercati su cui vendere infiniti prodotti. Ma la classe dirigente europea,
cieca e corrotta, ha preferito rimanere serva degli Usa, che hanno tutto l’interesse
a tenere l’Europa al loro servizio. Non ne usciremo mai, perché a scadenze
fisse suonano le trombe di guerra e ricomincia la carneficina! Un abbraccio, Vincenzo