POESIA PER NON DIMENTICARE
di
Maria Gabriella Canfarelli
Renato Pennisi
organizzatore dell'incontro
organizzatore dell'incontro
Catania. Sala stracolma di pubblico alla presentazione del volume antologico Piazza Fontana- La strage e Pinelli: la poesia non dimentica (a cura di Angelo Gaccione, Interlinea, 2023, con una tavola di Dario Fo), organizzata presso la libreria Mondadori di Piazza Roma a Catania il 10 febbraio. Frutto della rigorosa, accurata ricerca del curatore Angelo Gaccione, l’antologia raccoglie voci poetiche di autori del secondo Novecento e autori contemporanei, testimonianze edite e inedite in versi sulla strage neofascista di Piazza Fontana nel dicembre 1969, e dei successivi eventi: dell’arresto e dell’interrogatorio e infine della procurata morte dell’anarchico Pino Pinelli, ingiustamente accusato di essere della strage l’autore. Ne hanno ampiamente discusso dall’avvocato Renato Pennisi, poeta, narratore, autore di testi teatrali, che ha introdotto e coordinato la serata ripercorrendo la cronaca di quei giorni decembrini, di quegli anni il clima sociale e politico che determinò il sacrificio di tanti innocenti dentro o nei pressi della Banca dell’Agricoltura a Milano e dei depistaggi, delle falsità fatte circolare e dunque riportate dai quotidiani, bene in vista il nome del presunto colpevole, un lavoratore che negli anni della Resistenza era stato giovane staffetta partigiana, un uomo illegalmente trattenuto, interrogato negli uffici della Questura per settantasette ore senza la presenza di un avvocato, senza potere vedere i suoi familiari.
La copertina del libro
Nasce dalla necessità di mantenere vivo il ricordo di ciò che accade questa antologia dedicata in versi di Pasolini, Sanesi, Raboni, Julian Beck e molti altri, scritture intensamente dolorose oltre che indignate avverso gli omissis dei verbali del lungo interrogatorio e della morte dell’anarchico Pinelli, spacciata per suicidio. Giuseppe Condorelli, professore di Lettere, poeta e critico letterario e teatrale ha argomentato e offerto il proprio punto di vista sulla locuzione “poesia civile” e poesia tout court, doppio enunciato non in contrapposizione, ché la poesia - in quanto espressione del pensiero - è sempre rivolta alla “civitas”, al contesto umano nel quale e per il quale essa nasce e vive.
La locandina dell'incontro
Sul mancato umanesimo, sui tentativi di rimozione se non proprio di cancellazione del ricordo, si è soffermato il giornalista (già direttore delle pagine culturali del quotidiano “La Sicilia” di Catania) e autore teatrale e saggista Salvatore Scalia, ripercorrendo le travagliate fasi di collocazione della lapide commemorativa l’evento delittuoso; due lapidi, invero, una per le diciassette vittime della bomba, un’altra per la diciottesima vita vittima di un Potere arbitrariamente esercitato su chi potere non ha, Giuseppe Pinelli. Presa negli anni a martellate, imbrattata, rimossa, restaurata, ricollocata e ancora smontata, solo nel 2020 la lapide in memoria di un uomo “ucciso innocente nei locali della Questura” ha trovato la pace, si spera definitiva, in Piazza Fontana.
ALBUM
L'intervento di Pennisi |
Una veduta del pubblico |