Seconda
puntata * Muore
Goebbels e per deferenza al suo passato gli è concesso di scegliere se vuole
andare all’Inferno o in Paradiso. Chiede gli vengano mostrati l’uno e l’altro.
Si apre una porta ed egli vede una bella sala dove accanto al fuoco delle
signore leggono e conversano, mentre gli uomini giocano a carte e i bambini si
baloccano. È il Paradiso. Si apre un’altra porta ed egli vede una sala con
donne allegre, che bevono e si divertono in ogni modo. È l’Inferno. Goebbels
non esita e sceglie l’Inferno. Il
diavolo lo prende in consegna e lo fa entrare in un portone, che richiude di
colpo dietro di lui. Goebbels si ritrova in una lurida grotta piena di demoni e
streghe. “Ma
questo non era quello che ho scelto” protesta. “Eh caro, quella era la sezione Propaganda”. * Telegramma
di Muti al Duce nell’assumere la carica di Segretario del Partito: “Eccellenza,
Vi renderò gli Italiani come li desiderate. Muti ”. * Tre
parole: “Credere, Obbedire, Combattere” “Tirare
dritto” due parole, “Vincere”,
una parola! * Hitler
arriva a Roma: alla stazione di S. Paolo sono schierati i corazzieri. Egli
tace, ammirato. Qualcuno gli domanda cosa pensa. Egli
risponde: “Sono commosso… tante belle ragazze…!” * Hanno
soppresso l’GF, l’MIP e tante altre linee. Ma
c’è rimasto l’SS che viene a prenderti fino a casa. * Che
bel sole splende oggi su Roma! Eh,
già, sono scomparsi quelli che facevano ombra.