Conclusioni del Consiglio Europeo del 21-22 marzo 2024 Che cosa ci si può aspettare da un
consesso di super-idioti se non un manifesto per la guerra ad oltranza? Nel
vuoto di pensiero, politico e strategico, anche nel senso strettamente
militare, che il documento rivela si possono notare due passi ulteriori verso
l’abisso: l’UE si considera di fatto in guerra con la Russia, ma la guerra non
è stata dichiarata, e, almeno ufficialmente, gli eserciti europei non sono
coinvolti; in questo quadro l’utilizzo anche parziale delle riserve valutarie
russe sequestrate equivale a una dichiarazione di guerra. Il secondo passo è
l’invito alla mobilitazione generale. Il miglior commento alle conclusioni del
Consiglio è quello preventivo di Michael von der Schulenburg e Joachim Funke
(traduzione di Google): Questa avrebbe potuto essere l’ora
in cui l’Unione Europea si assumesse maggiori responsabilità nel mostrare una
via d’uscita pacifica dalla guerra in Ucraina. Dopotutto, sono stati i
conflitti irrisolti in Europa a far precipitare l’umanità nella catastrofe di
due guerre mondiali. L’Europa non dovrebbe essere nuovamente la fonte di un
tale disastro umano e quindi accettare la propria responsabilità storica
adottando un approccio riconciliatore nei confronti della guerra in Ucraina.
Dopotutto, questa è la prima guerra nella storia umana in cui le armi nucleari
svolgono un ruolo strategico e qualsiasi errore di calcolo potrebbe portare
un’apocalisse per l’umanità inimmaginabilmente più grande di qualsiasi cosa
conosciamo dalle due guerre mondiali. Franco Continolo