IL RISCHIO ATOMICO CRESCE
Le
dichiarazioni di Macron e quelle di Putin rendono incandescente il clima
mondiale gettando benzina sul fuoco. Nelle parole di Giuseppe Bruzzone, storico
obiettore di coscienza, la preoccupazione di noi tutti. Dovrebbero far
riflettere sia i governanti che l’opinione pubblica.
Questo mio scritto è per certi aspetti, una
risposta alla militarizzazione attuale degli Stati dell’Unione Europea e per
altri aspetti, un’altra risposta a chi pensa di impostare un partito della
Pace come fosse possibile senza gridarne la necessità e non spiegare che in
Tempi Nucleari non si può più tornare indietro. Siamo tutti figli della Terra,
noi umani, anche se con casacche diverse. Apriamo occhi e orecchie affinché
qualcuno dei nostri governanti possa fermarsi a riflettere dato che ha delle
responsabilità di vita, nei confronti dei propri cittadini e cittadine e
perfino dei loro cari e care.
Italia: colonia militare americana
Considero questa situazione
determinatasi nella U. E. (cioè dopo le parole del presidente francese Emanuel
Macron di voler mandare truppe europee a combattere in Ucraina), come una vera
e propria “militarizzazione”, una minaccia di guerra. Ritengo che i
governi degli Stati dell’Unione Europea dovrebbero rendere
partecipi i propri cittadini/e sulle nuove decisioni e iniziative attinenti
al grave problema di Kiev, che non è per niente da sottovalutare. Già questa
notizia data dai giornali e dalle televisioni come fosse “normale”, senza alcun
commento, (purtroppo in linea come le impostazioni precedenti), dovrebbe
impensierire tutti noi cittadini/e, soprattutto dopo le dichiarazioni
aggiuntive di capi di Stato e di governo e le varie scelte susseguenti (si veda
il recente incontro a Bruxelles e la decisione di aumentare la produzione di
armamenti). Non dovremmo essere spinti, come pacifisti di qualsiasi gruppo che
si definisce tale, stante questi preparativi al peggio, ad una opposizione a
quanto sta accadendo? Il momento è adesso, “dopo” sarebbe troppo tardi, non servirebbe
a niente.
Mi è stato detto che gli
scienziati americani avrebbero spostato le lancette dell’orologio atomico
da 90 secondi alla mezzanotte del disastro nucleare alla mezzanotte stessa,
dopo la dichiarazione di Putin di essere pronto ad usare le armi atomiche se la
Russia sarà minacciata. Non sono riuscito a trovare conferma di ciò, ma nulla
impedisce di considerare grave, comunque, la situazione generale. Sarebbe il
momento di coltivare l’orto di tutti, anziché solo il proprio, come indicato
anche da altri interventi su questo giornale.
Giuseppe Bruzzone
– storico obiettore di coscienza
Italia: colonia militare americana |