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sabato 23 marzo 2024

IL RISCHIO ATOMICO CRESCE



Le dichiarazioni di Macron e quelle di Putin rendono incandescente il clima mondiale gettando benzina sul fuoco. Nelle parole di Giuseppe Bruzzone, storico obiettore di coscienza, la preoccupazione di noi tutti. Dovrebbero far riflettere sia i governanti che l’opinione pubblica.
 
Questo mio scritto è per certi aspetti, una risposta alla militarizzazione attuale degli Stati dell’Unione Europea e per altri aspetti, un’altra risposta a chi pensa di impostare un partito della Pace come fosse possibile senza gridarne la necessità e non spiegare che in Tempi Nucleari non si può più tornare indietro. Siamo tutti figli della Terra, noi umani, anche se con casacche diverse. Apriamo occhi e orecchie affinché qualcuno dei nostri governanti possa fermarsi a riflettere dato che ha delle responsabilità di vita, nei confronti dei propri cittadini e cittadine e perfino dei loro cari e care.


Italia: colonia militare americana
 
Considero questa situazione determinatasi nella U. E. (cioè dopo le parole del presidente francese Emanuel Macron di voler mandare truppe europee a combattere in Ucraina), come una vera e propria “militarizzazione”, una minaccia di guerra. Ritengo che i governi degli Stati dell’Unione Europea dovrebbero rendere partecipi i propri cittadini/e sulle nuove decisioni e iniziative attinenti al grave problema di Kiev, che non è per niente da sottovalutare. Già questa notizia data dai giornali e dalle televisioni come fosse “normale”, senza alcun commento, (purtroppo in linea come le impostazioni precedenti), dovrebbe impensierire tutti noi cittadini/e, soprattutto dopo le dichiarazioni aggiuntive di capi di Stato e di governo e le varie scelte susseguenti (si veda il recente incontro a Bruxelles e la decisione di aumentare la produzione di armamenti). Non dovremmo essere spinti, come pacifisti di qualsiasi gruppo che si definisce tale, stante questi preparativi al peggio, ad una opposizione a quanto sta accadendo? Il momento è adesso, “dopo” sarebbe troppo tardi, non servirebbe a niente.
Mi è stato detto che gli scienziati americani avrebbero spostato le lancette dell’orologio atomico da 90 secondi alla mezzanotte del disastro nucleare alla mezzanotte stessa, dopo la dichiarazione di Putin di essere pronto ad usare le armi atomiche se la Russia sarà minacciata. Non sono riuscito a trovare conferma di ciò, ma nulla impedisce di considerare grave, comunque, la situazione generale. Sarebbe il momento di coltivare l’orto di tutti, anziché solo il proprio, come indicato anche da altri interventi su questo giornale.
 
Giuseppe Bruzzone
storico obiettore di coscienza