SIMBOLI
La parola ai lettori.
La “cancel culture” e la rimozione della croce
dalla riproduzione della cupola Des Invalides
La storia della civiltà occidentale è piena di orrori a danno di minoranze o di portatori di ideologie differenti. Non è il caso di farne un elenco, seppure parziale, in quanto tutti abbiamo ben presente i roghi e le stragi che hanno costellato la nostra storia anche recente. La Chiesa Cattolica ha avuto le sue gravi colpe dall’inquisizione, alla crociata contro gli Albigesi e i Catari e non dimentichiamo Giordano Bruno. Il messaggio spirituale non va confuso, però, con le pratiche politiche e le posizioni dei secoli bui. Il significato della Fede ed il messaggio cristiano di umanità sono rimasti, nonostante le più feroci persecuzioni. Soprattutto il simbolo della croce ci ricorda un sacrificio ma anche una speranza di resurrezione ed è un simbolo che tutti i cristiani portano con consapevolezza. Apprendo che nel pubblicizzare i “giochi olimpici” che si terranno a Parigi, è stata riprodotta la cupola Des Invalides, come uno dei monumenti simbolo della citta, eliminando la croce che sovrasta la cupola ridotta ad un semplice puntale. Chi ha deciso di attuare questo falso ha compiuto un atto di stupidità che rinnega la tradizione cattolica della Francia documentata non solo dalla rivolta della Vandea ai tempi della rivoluzione dell’89, ma dai pensatori cristiani e dalla meraviglia delle tante cattedrali gotiche erette in Francia con le guglie sempre più ardite, quasi a volersi avvicinare al cielo. Le colpe per le passate vicende non possono rappresentare un argomento per arrivare alla negazione di un simbolo religioso. Sappiamo che la laicità dello stato è un valore fondamentale per la Francia, ma arrivare ad attuare un falso per un presunto rispetto ad altre religioni praticate in Francia è una offesa per i credenti cristiani che sono, comunque, la maggioranza in Francia e un atto nemmeno richiesto dalle minoranze libere di esibire i loro simboli religiosi.
Ettore Buccianti