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sabato 9 marzo 2024

STREET ART: VANDALI O ARTISTI?  
di Stefano Donno


 
La Street Art, nata come fenomeno di controcultura negli anni '70 nelle metropoli americane, ha conosciuto negli ultimi decenni un'evoluzione straordinaria, affermandosi come una forma d'arte a sé stante e conquistando la ribalta internazionale. L'eterogeneità di tecniche e linguaggi rappresenta uno dei tratti distintivi della Street Art. Graffiti, murales, stencil, sticker art, installazioni e performance sono solo alcune delle modalità espressive utilizzate dagli artisti per comunicare con il pubblico. Le opere di Street Art affrontano una varietà di temi, spaziando dalla critica sociale e politica alla denuncia di ingiustizie e disparità, fino all'esaltazione della bellezza e della cultura locale. La natura effimera e spesso trasversale di questa forma d'arte conferisce alle opere una carica dirompente e un forte potere dirompente. La Street Art ha ormai travalicato i confini delle metropoli, approdando in quartieri residenziali, gallerie d'arte e musei. Istituzioni e privati iniziano a riconoscere il valore di questa forma d'arte, commissionando opere a street artist di fama internazionale. Essa dialoga con lo spazio urbano, integrandosi con l'architettura e il tessuto sociale del quartiere riuscendo a riqualificare aree degradate, donando nuova vita a spazi anonimi e creando un senso di appartenenza nella comunità. L'Italia vanta una scena di Street Art vivace e in continua evoluzione. Da Banksy a Keith Haring, passando per Shepard Fairey e Blu, numerosi artisti di fama internazionale hanno lasciato il loro segno nel nostro paese.


Donato Di Poce

Non solo Murales
Donato Di Poce con questo suo nuovo lavoro, fornisce una visione più ampia e completa del concetto di Street Art che non è solo Murales. Per suo statuto genetico è fatta di ulteriori esperienze visive e creative, che per i più sembreranno marginali e invisibili, ma che in realtà, completano la visione dell’Arte di Strada, spesso irregolare, invisibile, ma che quando ci viene rivelata acquista grande interesse e valori simbolici ed estetici. Molte delle foto inserite in questo volume dimostrano con chiarezza esemplare, come spesso delle ombre sui muri, o dei riflessi sui vetri delle città, o delle macchie d’acqua o olio per terra, o tracce di manifesti strappati dalle intemperie o dall’uomo, formino delle vere e proprie icone espressive di grande impatto emozionale e simbolico.


Guardare non è vedere
Impronte e segni verbo-visivi, contaminazioni e nuove visioni che arricchiscono il nostro alfabeto visivo e che spesso ci insegnano che l’arte si nasconde proprio nell’occhio e nel cuore di chi guarda (distratti da superficialità o dal bombardamento iconico dei media e della pubblicità) e che non basta guardare, ma l’amore e l’orizzonte visivo si ampliano solo se impariamo a vedere. (Guardare non è vedere).
 
La bellezza è ovunque
Queste immagini ci ricordano che la bellezza è ovunque e intorno a noi e che se sempre più spesso gli Artisti famosi della Street Art, vengono fagocitati e assorbiti dal sistema dell’Arte e dei musei, la strada resta nostro territorio in cui vedere ed esercitare bellezza e arte in maniera libera e creativa, ci ricordano che spesso l’arte e la poesia si nascondono in un Sogno strappato, in una scritta su un muro,  un’ombra che ci passa accanto, in un bagliore improvviso e provvisorio che si asciuga al sole dell’anima, nella visione di uno specchio girevole, o in una figura angelica accartocciata tra i rami dopo un nubifragio, e persino in un manichino che richiede la tua attenzione o in un ex poeta cha parla con una donna disegnata sul muro.