Israele e Hamas. Le opinioni di Franco Debenedetti e
Marco Vitale.
Caro Marco,
“Israel alone” è la copertina dell’Economist del 23 Marzo. Ancora più dopo che
la risoluzione dell’Onu sul cessate il fuoco a Gaza è passata grazie all’astensione
di Washington. Eppure gli USA sanno bene che per estirpare il terrorismo a
volte è necessario fare una guerra, e Francia e Inghilterra sanno quali
“verità” bisogna avallare per essergli alleati.
Allora in USA c’era un presidente repubblicano, oggi c’è un democratico. E a
novembre si vota.
un caro saluto.
Franco Debenedetti [mercoledì 27 marzo 2024]
Franco Debenedetti
Caro
Franco, Ti
scrivo questa confessione con dolore. Ho sempre partecipato con passione al
grande dolore per le sofferenze del popolo ebraico sotto il nazismo, che
ritengo una delle più orrende vicende della storia umana proprio per la
sistematicità, scientificità e lucidità con la quale è stata condotta. Ho
sempre ammirato l’intelligenza e i grandi doni che il popolo ebraico ha donato
al mondo in tanti campi, dalla musica alla matematica e alla fisica. Ho sempre
apprezzato l’organizzazione dello Stato israeliano e la forza del suo esercito
di resistere a tanti ingiusti attacchi dal mondo arabo. Ho compreso e tifato
per Israele per la sua pronta e inevitabile reazione a Gaza. Ma ora
l’incapacità del governo israeliano di trovare od anche solo cercare una via di
uscita da questa guerra civile della Striscia di Gaza contro popolazioni
inermi, affamate e sofferenti, sostituendola con una politica di contenimento,
di diplomazia, di differenziazione tra i terroristi e il resto dei palestinesi,
di distinguere tra guerre anche dure e crimini di guerra, fa fare un gigantesco
salto indietro a quello che resta della nostra civiltà, e pone Israele sullo
stesso piano dei terroristi. Per questo “Israel is alone”, per sua scelta. E
ricordare che altri Stati, compresi gli Stati Uniti hanno commesso
scelleratezze simili (ma mai così gravi, dopo le bombe su Hiroshima e Nagasaki)
non giova a nulla e non giustifica nulla. Ma
Tu che faresti? Farei: a) una politica di contenimento e di continuazione della
guerra contro i terroristi palestinesi ma con più pazienza e autocontrollo e
non con la totale ferocia di cui il governo israeliano e l’esercito israeliano
attuale danno prova; b)cercherei umilmente di conservare i miei alleati e di
procurarmene di nuovi; c) avvierei da subito un’azione pacificatrice per la
costruzione di uno stato federale come fecero le minoranze bianche intelligenti
e responsabili nel Sudafrica della segregazione quando Mandela era ancora in
carcere. Oggi
il governo di Netanyahu lavora contro il mondo e l’umanità e quindi contro
Israele e gli ebrei che non si ribellano a questo devastante irresponsabile
deriva. Con
infinita tristezza. Marco
Vitale [Milano,
28 marzo 2024]
Marco Vitale
Purtroppo
hai ragione. Netanyahu è stata una sciagura, e continua ad esserlo. Ma
si può licenziarlo adesso? Franco [venerdì 29 marzo 2024]