Né
con Putin né con Biden Caro
Direttore, questa
lettera non vuole essere polemica con nessuno. Tanto meno con la dottoressa
Lisa Mazzi. Vuole tentare una spiegazione del perché qualcuno è critico verso
un capo di Stato come Putin, e contemporaneamente lo è verso gli altri, quelli
che lo avversano nella maniera più assoluta, in compagnia di certi giornali e
televisioni. Come fosse solo Putin ad avere aggredito un altro Stato. Ci si
ricorda di Piazza Maidan e dell’aiuto dato dagli Stati Uniti al gruppo Azov,
per poter avere un ruolo a Kiev? Ruolo poi assunto. In termini personali mi
piacerebbe sapere i motivi veri per cui è stato ucciso quel politico ucraino,
accusato di essere un agente russo, solo perché non aveva aderito alla scelta
di fare la guerra ai russi e di trovare una via diplomatica. Riteneva valido un
confronto e di evitare la guerra. Posso ricordare che gli americani, unici al
mondo, scrivono in documenti ufficiali del Pentagono, che i loro nemici sono
Cina, Russia, Iran, definito Stato canaglia? Che dichiarano pubblicamente che i
loro soldati rispondono solo a giudici americani e non a qualsiasi istituzione,
anche internazionale? Il fatto di avere circa 900 basi militari sparse nel
mondo, Italia compresa, è un atteggiamento pacifico o dobbiamo definirlo in
altro modo? Non è possibile che Cina specialmente, e Russia possano avere una
certa influenza nei riguardi di altri Paesi? Gli Stati Uniti non hanno mai
aggredito altri Paesi? Nel Vietnam del Nord, Paese a migliaia di Km di distanza
dal loro, non sono entrati con napalm, defoglianti e diossina? La diossina che
ha fatto nascere per anni bimbi deformi nei villaggi irrorati, è da
considerarsi un effetto collaterale? Ricordo male che alcuni giornali erano “annichiliti”
e invocavano Onu e Corti marziali internazionali? Così pure per l’aggressione
all’Iraq con l’uso di bombe al fosforo. E
tuttavia, oggi ci troviamo in una situazione in cui si parla di guerra a cuor
leggero come fossimo nei secoli scorsi e non negli odierni tempi nucleari. Una
riflessione su questo dovrebbe farci capire che una tale guerra non conosce
amico o nemico; che una guerra nucleare riguarderebbe anche gli altri Stati non
belligeranti. È “intelligente” tutto questo?
è segno di maturità storica e intellettuale? A
breve saremo in periodo elettorale, in Italia e in Europa, e possiamo
contribuire a cambiare le cose. Personalmente indirizzerei la scelta verso quei
partiti che parlano di Pace e non di deterrenza aumentando la spesa militare
ele armi di sterminio. Giuseppe
Bruzzone Milano
31 marzo 202