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venerdì 31 maggio 2024

APPELLO
 

Appello ad elettori ed elettrici per la tornata elettorale 8 e 9 giugno contro l’Autonomia Differenziata.
 
L’8 e il 9 giugno i cittadini e le cittadine italiani/e sono chiamati/e al voto per le Europee, per le Regionali del Piemonte e in diversi Comuni del Paese.
Queste elezioni cadono in un momento grave per la Repubblica, mentre il Parlamento è sul punto di approvare un DDL di applicazione dell'Autonomia differenziata e - quasi congiuntamente - una modifica della Costituzione che instaurerebbe il cosiddetto “premierato” per la nomina del Capo del governo.
Tutta la propaganda si orienta su un doppio inganno: l’AD servirebbe a “decentrare” e favorire il controllo di cittadini e cittadine sull’operato delle Giunte regionali, nonché a combattere sprechi e inefficienza; il Premierato assicurerebbe a cittadini e cittadine di poter “scegliere” il Capo del governo, conferendogli la certezza di poter governare senza ostacoli. Due provvedimenti in realtà complementari, che porterebbero a termine quel processo di verticalizzazione delle istituzioni iniziato anni fa con il sistema maggioritario, l’elezione diretta del Sindaco e del Presidente della Regione. In realtà, realizzando un rapporto diretto tra il Capo del governo e i “Governatori” e marginalizzando ulteriormente le Assemblee rappresentative. 
L’inganno è semplice: se queste due “riforme” dovessero passare ed essere attuate, lavoratori e lavoratrici, cittadini e cittadine vedrebbero drasticamente ridotte le possibilità di difendere i propri diritti e gli spazi di partecipazione democratica, frutto delle lotte dal Dopoguerra agli anni ’80. L’AD e il Premierato garantiscono mano libera nel distruggere tutto ciò che ancora sussiste dei servizi pubblici, per privatizzare del tutto la sanità, liquidare la scuola pubblica, i contratti e le norme nazionali sul lavoro, ai quali ci si può ancora appellare, aprendo così la porta ad una precarietà e ad una flessibilità ancora più estreme, ancora più selvagge. Tutti e tutte siamo coinvolti/e: le Regioni entreranno in competizione tra di loro per attrarre investimenti; così si abbasseranno i livelli di protezione dell’ambiente, del territorio, dei beni culturali, della sicurezza sul lavoro. Ogni Regione avrà la propria scuola, la propria sanità: fine dei diritti universali uguali per tutti/e. Ma non c’è dubbio che il piatto più avvelenato è quello che viene riservato al Sud, condannato da questo Governo a nuove servitù e schiavitù, e a cui sarà per sempre impedito uno sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile. L’autonomia differenziata colpirà tutte le persone, perché distruggerà i servizi sociali destinati a garantire, ovunque si risieda, i loro diritti universali.



Con l’AD e il Premierato assoluto si espropria il Parlamento delle sue competenze legislative, si cancella ogni possibilità di partecipazione democratica, depotenziando definitivamente le rivendicazioni e i conflitti del lavoro e dei movimenti sociali. Siamo di fronte ad una doppia morsa: “Divide et impera”. Divide, con l’AD, impera con il Premierato: il sovvertimento totale della Repubblica.
I Comitati per il ritiro di ogni Autonomia differenziata e il Tavolo No Ad lanciano pertanto a lavoratori e lavoratrici, a cittadini e cittadine legati/e alla democrazia, all’unità della Repubblica, all’uguaglianza dei diritti, un appello: in occasione delle prossime elezioni, non facciamoci ingannare dalla demagogia, dagli slogan, dalle illusioni. Non votiamo alcun/a candidato/a e alcuna forza politica che non abbia preso posizione chiaramente e si batta in modo conseguente per il NO all’Autonomia differenziata, ritirando ogni sostegno dato in passato a questo progetto, e per il NO al Premierato.
In gioco non c’è qualcosa di astratto e lontano dalla nostra vita. In gioco c’è il nostro futuro, la dignità delle nostre esistenze, la praticabilità della partecipazione democratica, l’uguaglianza sostanziale. Prima che sia troppo tardi, l’8-9 giugno, cogliamo l’occasione per dire alto e forte, anche con il voto: unità della Repubblica, diritti uguali per tutti e tutte, basta con l’attacco alle conquiste sociali e democratiche!
 
Comitato Nazionale per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’uguaglianza dei diritti e l’unità della Repubblica
Tavolo No Ad


 
Firme 
Marina Boscaino (portavoce dei Comitati)

Gina Agostini
Valeria Allocati
Antonio Anelli
Simona Azzali
Fabrizio Baggi
Luigi Belcredi
Chiara Benegiamo
Angela Bergonzi
Marco Bersani
Benedetta Bogelli
Fabio Bogelli
Paolo Bogelli
Adriano Bracone
Rita Campioni
Stefania Cantatore
Maria Teresa Capozza
Debora Caputo
Sabino Caputo
Maurella Carbone
Casa Internazionale delle Donne
Carlo Casarini
Silvana Casentini
Romina Cassi
Patrizia Cassinera
Luciano Cerasa
Giovanni Cocchi
Coordinamento Donne di Francoforte
Domenico Cosentino
Lucia Cristina
Natale Cuccurese
Alessandro Dal Piaz
Carmen D’Anzi
Alberto Deambrogio
Agnese Di Bari
Leda Di Paolo
Gianluca Di Silvestro
Mariagrazia Dilillo
Marco Farina
Stefano Fassina
Fanio Giannetto
Marina Gorrini
Monica Grilli
Rossella Guadagnini
Tonia Guerra
Martina Izzo
Monica Kleinefeld
Nicola Lamonica
Bernadette Lauro - 6000 Sardine Francoforte
Ester Liguori
Pierpaolo Loi
Maria Longo
Pippo Lorusso
Chiara Mandirola
Paolo Massone
Maria Grazia Meriggi
Marina Merlini
Alberto Milani
Daniele Milani
Sergio Milani
Antonia Mininni
Marcello Modini
Loretta Mussi
Daniele Nascimbene
Antonio Olivieri
Sara Padroggi
Anna Maria Paneghetti
Luisa Paneghetti
Giuseppe Papavero
Dianella Pez
Ermanno Popovich
Potere al Popolo - Pavia
Marcella Raiola
ReteRosa
Giuliana Righi
Roberta Roberti
Franco Russo
Andrea Aldo Sacchi
Suada Shahaj
Angelika Signorini Bene
Giovanni Russo Spena
Carlo Salmaso
Linda Sandulli
Luigi Sanza
Maurizio Sardone
Claudio Scaffidi-Argentina
Daniela Scerbo
Fabio Sebastiani
6000 cittadine e cittadini dell’Emilia-Romagna
Francesco Signorelli
Stati Generali delle Donne
Andrea Tesini
Gianluigi Trianni
Emanuela Trocino
UDI - Napoli
Emanuele Ungheri
Lorenzo Varaldo
Rina Zardetto