Facciamo memoria: oggi (30 maggio)
ricorre il centenario dell’ultimo discorso di Giacomo Matteotti alla Camera dei
Deputati del 30 maggio 1924, che gli costò la vita. Sequestrato, pochi giorni
dopo, il 10 giugno 1924, dagli scherani di Mussolini, Matteotti fu barbaramente
ucciso. Il suo cadavere venne scoperto il 16 agosto 1924. Dirigente socialista,
ebbe il coraggio di denunciare la violenza fascista e i brogli elettorali. Col
suo lucido e appassionato discorso, che è un inno alla libertà e alla
democrazia, mise profondamente in discussione il potere di Mussolini,
responsabile politico e morale del suo assassinio. Il fascismo è violenza, è
crimine, non un'opinione. Di seguito il link del suo intervento, tratto dal
film Il delitto Matteotti. https://www.youtube.com/watch?v=SqvpcgYkQMY
L’esempio di Matteotti, di Gramsci e di Gobetti e di tante donne e uomini,
politici e militanti antifascisti, la resistenza durante il ventennio della
dittatura fascista, la lotta partigiana e il movimento di liberazione dal
nazifascismo sono la linfa vitale della costituzione della Repubblica Italiana,
democratica e antifascista, che celebriamo il 2 Giugno, anniversario del
referendum del 1946 col quale il popolo italiano disse NO alla monarchia e SI
alla Repubblica. E quel giorno, per la prima volta le donne esercitarono il
diritto di voto. Oggi, per responsabilità della maggioranza delle classi
dirigenti politiche ed economiche, la democrazia e la libertà e i diritti sono
gravemente a rischio, con un assalto continuativo e perverso alla Costituzione
e alle conquiste sociali e civili che si è intensificato nell’ultimo trentennio
anche con leggi elettorali maggioritarie e gravemente limitative del “diritto
di voto libero personale segreto”, fino ad approdare alle proposte legislative
dell’attuale governo di centro-destra, in cui la componente post-neofascista è
prevalente: la cosiddetta “autonomia differenziata” (spappolamento del Paese in
regioni-staterelli) e il cosiddetto “premierato” che porterebbe allo
stravolgimento della nostra Costituzione, quasi a restaurare una specie di “monarchia
elettiva”. Poteri eccessivi alle regioni-staterelli e potere centralizzato
nelle mani del capo del governo con tutti i rischi e i pericoli di
autoritarismo e di involuzione repressiva di un potere autoreferenziale che
degrada la cittadinanza a sudditanza. In tale contesto si accelera l’inquietante
processo di riarmo e di rigurgiti nazionalistici e razzistici, in cui il
capitalismo liberistico finanziario globale punta a un’economia di guerra fino
a portarci sull’orlo dell’abisso del terzo conflitto mondiale atomico. Non c’è
più tempo da perdere. Occorre reagire e inventare forme di lotta pacifiche con
atti e azioni collaudate dalla storia e dall'esperienza dei movimenti degli
obiettori di coscienza, dei disarmisti, dei disertori, dei renitenti e dai
movimenti per i diritti umani sociali ambientali. Con questi valori e
motivazioni vi invitiamo a partecipare alla nostra Festa della Repubblica,
domenica 2 Giugno 2024 alle ore 10 in Piazza Costantino presso la sede dell’ANPI
Crescenzago con gli YU KUNG in concerto e con una “cantata” collettiva. Cari saluti resistenti. Giuseppe Natale - pres. Anpi Crescenzago