VOTO E GUERRA
Ciao Angelo, buongiorno.
Pensa: se Alleanza Verdi e Sinistra e Pace Terra Dignità,
fossero un’unica lista, al momento saremmo a 6,8 secondo i sondaggi, mentre
divisi una è appena sopra il 4% e l’altra invece è ancora lontana… Ci rendiamo
conto? Tutti i motivi che non hanno permesso neanche di pensare ad una unica
lista, che personalmente immagino senza averne una reale conoscenza: è stata
una scelta sensata? È una domanda stupida? Sono così lontane dal punto di vista
dei contenuti e della validità dei candidati, queste due liste, tanto da essere
in rotta di collisione? Continuo con le domande stupide, e scusami, ma io non
lo capisco, non lo capisco. Io sono andato a firmare per la lista Pace Terra Dignità,
perché i contenuti motivanti li condivido assolutamente, però avevo già in me
questa incomprensione, e ora non so che fare: dare il voto a una lista che non
entrerà nel parlamento europeo? O perlomeno corre il rischio di non farcela, o
invece darlo a chi ci andrà quasi certamente? Tra l’altro si contendono il voto
dei compagni, rischiando di non raggiungere nessuno dei due il quorum, perché
il bacino è lo stesso. Tu come la pensi? Io sono con te per quanto riguarda
guerra e non violenza e armi, assolutamente, ma anche AVS ha un sé questi
contenuti e ha sempre votato contro l’invio di armi. Come te per coerenza
voterei PTD, ma nello stesso tempo nel parlamento europeo vorrei ci fosse la
nostra voce, che invece corre il rischio di non esserci affatto, mentre è
sempre più importante che ci sia chi contrasti l’andazzo di questa Europa, di
questa Commissione, corrotta
dalle lobby e sempre allineata a Usa e Nato.
Sergio Genini
Di lettere come questa “Odissea” ne riceve di continuo.
I dubbi dell’amico Sergio Genini, attivo militante pacifista e disarmista, sono
da tempo anche i nostri. Personalmente li ho espressi più volte su queste
pagine e in occasione di incontri pubblici. Alfonso Gianni lo ha fatto con un
suo intervento giovedì 28 marzo scorso (vedi link qui riprodotto) https://libertariam.blogspot.com/2024/03/in-ordine-sparso-sul-fallito-tentativo.html
lo stesso ha fatto Ginevra Bompiani su queste pagine.
Purtroppo l’unità auspicata non c’è stata, e questo ci ha messo tutti in crisi.
Sono stati fatti degli errori ed io li ho denunciati pubblicamente. Tuttavia
non possiamo rinunciare ad avere un punto di riferimento specificamente
antiguerra, una lista che ponga una precisa demarcazione fra i guerrafondai e
chi alla guerra si oppone; fra chi continua a mandare armi per il massacro e
chi ha scelto la via della pace e della vita. Dobbiamo far capire, soprattutto
a chi non vuole più votare, che questo è un vero e proprio Referendum fra la
pace e la guerra; fra la ragione e la follia; fra donne e uomini di buona
volontà e ciechi estremisti che vogliono portarci alla distruzione generale;
fra la parola umana e cristiana del Papa e le armi dei massacratori, dei
produttori di armi, della finanza di guerra che fa affari sul sangue di bambini
incolpevoli, anziani, giovani, madri, padri, civili di ogni tipo che le
devastazioni subiscono. Se ci convinceremo che questo è un Referendum fra pace
e guerra, fra pacifisti e guerrafondai, ce la possiamo fare. Molti ci scrivono
che voteranno Pace Terra Dignità, da ogni dove. Tanti che non avrebbero votato.
Dobbiamo convincere tutti coloro che conosciamo e che non votano più, a fare
questo passo. Dobbiamo convincere i cattolici a seguire la via negoziale e
pacifica del papa e sostenere questa lista. Dobbiamo farlo con i cristiani
delle chiese riformate, con le associazioni femminili, i comitati, i giovani, i
lavoratori, le mamme che delle guerre hanno sempre subito il lutto; con le
persone di cultura a cui stanno a cuore il patrimonio artistico e
intellettuale. Dobbiamo attivarci e crederci. Questa lista potrebbe rivelarsi,
com’è avvenuto per i Referendum sul nucleare e per l’acqua pubblica, una
spiazzante sorpresa. Al lavoro, dunque, e con decisione. [A. G.]
“La battaglia contro l’invio di armi in Ucraina è in testa al programma di Pace Terra Dignità e sarà la priorità dei parlamentari eletti al Parlamento Europeo”.
Ginevra Bompiani
Raniero La Valle
Michele Santoro